Diritti

I giovani sono meno felici degli over 60

Il World Happiness Report 2024 (indice annuale del benessere in quasi 140 Nazioni, coordinato da Oxford, Gallup e Nazioni Unite) ha mostrato “cali sconcertanti soprattutto in Nord America e in Europa occidentale”
Credit: Dynamic Wang
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
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20 marzo 2024 Aggiornato alle 15:15

In occasione della Giornata internazionale della felicità, istituita dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2012, il World Happiness Report ha analizzato la percezione del benessere tra le persone di 137 Paesi del mondo. In questa edizione, per la prima volta, i ricercatori hanno messo a confronto le diverse generazioni, scoprendo che i giovani negli Stati Uniti, in Canada e in alcuni paesi dell’Europa occidentale sono meno felici delle generazioni precedenti. E che il benessere della fascia tra i 15 e i 24 anni è diminuito dal 2019 in Nord America, Europa occidentale, Asia meridionale, Medio Oriente e Nord Africa. Ma nel resto del mondo è aumentato.

Il rapporto annuale, coordinato dal Wellbeing Research Centre di Oxford, dall’istituto di sondaggi Gallup e dalla Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, ha rilevato che i nati prima del 1965 sono, in media, più felici di quelli nati dal 1980 in poi. Tra i Millennial (nati dal 1980 al 1994), la valutazione della propria vita diminuisce con ogni anno di età, mentre tra i Boomer (nati tra il 1946 e il 1964) la soddisfazione aumenta con l’età.

In Canada, per esempio, la sensazione di felicità degli over 60 si colloca all’8° posto, mentre la percezione degli under 30 al 58° posto. Il declino del benessere tra i giovani under 30 anni ha spinto gli Stati Uniti fuori dalla lista delle 20 Nazioni più felici, collocandoli al 23° posto. Se si prendesse in considerazione solo la percezione della generazione Boomer, gli Usa sarebbero al 10° posto, contro il 62° degli under 30 (dietro Guatemala, Arabia Saudita e Bulgaria).

In Europa, la Francia vede gli over 60 classificare il Paese al 25° posto e gli under 30 al 48°. Norvegia, Svezia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna sono Paesi in cui gli anziani sono significativamente più felici dei giovani. In questi Stati le persone nate prima del 1965 sono in media più felici di quelle nate dopo il 1980.

Vale l’opposto in Portogallo e Grecia, così come nella maggior parte dei Paesi dell’Europa dell’Est, dove i giovani sotto i 30 anni vedono più felicità nella loro vita rispetto ai loro genitori e nonni. Per Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, la felicità è diminuita in tutte le fasce d’età, ma soprattutto tra i giovani, tanto che, nel 2021-2023, erano la fascia d’età meno felice, spiega il rapporto. Il divario tra generazioni scompare via via che si scende giù leggendo la classifica: nei 20 Paesi “meno felici” c’è poca differenza nella percezione della felicità in base all’età.

Secondo il professor Jan-Emmanuel De Neve, direttore del Wellbeing Research Centre e curatore dello studio, il rapporto mostra “cali sconcertanti [nella felicità giovanile, ndr] soprattutto in Nord America e in Europa occidentale”: “Pensare che in alcune parti del mondo i bambini stiano già sperimentando l’equivalente di una crisi di mezza età richiede un’azione politica immediata”, ha dichiarato De Neve. Il rapporto non individua le possibili cause del declino del benessere dei giovani, ma si inserisce in un contesto di crescenti preoccupazioni per i cambiamenti climatici, i conflitti, le disuguaglianze di reddito, la crisi abitativa, il costo della vita e l’impatto dei social media.

Tra i Paesi più felici su scala globale, secondo il rapporto, ci sono quelli nordici: per il settimo anno consecutivo, la Finlandia rimane in cima alla classifica, seguita da Danimarca, Islanda e Svezia, per tutte le età. Anche in questo caso, però, i giovani si sentono meno felici delle generazioni precedenti, soprattutto in Svezia. Se si considerasse solo la percezione degli under 30, la Lituania sarebbe al 1° posto, mentre la Danimarca è la Nazione più felice al mondo per le persone di età pari o superiore a 60 anni.

Israele è addirittura al 2° posto nella classifica della percezione della felicità tra i giovani (il sondaggio è stato condotto prima del 7 ottobre 2023) e nella classifica generale occupa il 5° posto, sotto i Paesi nordici. Nei primi 10 posti compaiono Paesi Bassi, Norvegia, Svizzera, Lussemburgo e Australia. L’Italia è al 41° posto a livello globale, per quanto riguarda la percezione degli under 30: se si considerasse quella degli over 60 sarebbe al 38° posto. In particolare, nel Belpaese uno dei motivi che rende i giovani “tristi” è anche il lavoro: secondo l’Osservatorio BenEssere Felicità, infatti, la Gen Z è meno soddisfatta e più incline a cambiare professione rispetto alle altre generazioni, specialmente nel nord-ovest (49% contro la media nazionale del 45%).

Tornando alla felicità internazionale, la Palestina (la cui popolazione è stata anch’essa intervistata tra il 2020 e il 2022) si colloca al 99° posto, mentre l’Ucraina, in guerra dal 2022, al 92°. L’Afghanistan rimane in fondo alla lista: insieme a Repubblica Democratica del Congo (Rdc), Zimbabwe, Sierra Leone e Libano, è tra i 5 Paesi meno felici del mondo. Le classifiche si basano su una media triennale della valutazione media della qualità della vita di ciascuna popolazione.

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