Bambini

Lettera di una mamma a Babbo Natale

Caro Babbo Natale, quest’anno non portarmi regali (ci penso da sola, grazie) ma la saggezza dei più piccoli
Tempo di lettura 4 min lettura
23 dicembre 2023 Aggiornato alle 09:00

Spero che questa mia letterina dell’ultimo minuto non ti trovi molto indaffarato anche se temo tu sia uguale a tutti noi: al lavoro il 23 per una consegna il 24.

Mi chiamo Eloisa e sono la mamma di una bimba di 3 anni. Lo so, lo so, hai già abbastanza da fare con la sua letterina. Tranquillo, però: non sono qui per chiederti un regalo. Siccome tu hai a che fare con i più piccoli da prima di me - e te ne intendi sicuramente di più - volevo sapere se potevi mandarmi un pochino della loro saggezza per l’anno prossimo. Ci terrei proprio tanto, sai, allora eccoti la mia lista di desideri.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Dammi la cocciutaggine per fermare tutto finché una cosa non è stata fatta secondo i patti. Una mela a fettine mentre io l’avevo chiesta intera? Giammai! Una banana intera mentre io l’avevo chiesta sbucciata? Scandalo! Un bonus nido al posto di un nido? Non ci siamo. 3€ all’ora mentre ne dovrei guadagnare 9? Non t’azzardare.

Dammi l’ugola e la forza di fare un baccano dell’altro mondo. In fondo, lo sappiamo: se non puoi convincere il tuo interlocutore, puoi sempre prenderlo per sfinimento.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Dammi una curiosità senza fondo (né orari). Fammi chiedere “perché?”, e poi “perché?” e ancora “perché?” fino ad arrivare in fondo ai ragionamenti, potessero volerci anche 26 “perché?” alle 10 e mezza di sera. Non lasciare che mi accontenti di affermazioni senza fonti, di fake news ricevute su Whatsapp, di articoli di cui si leggono solo i titoli.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Fammi puntare il dito su quello che non torna, dai volume alle corde vocali perché dicano ben forte, in modo che tutti sentano, che il re è nudo. Non farmi avere paura del mio tono di voce e del mio dito teso. In fondo, il mio indice non spara - ma può fare molto di più.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Non farmi temere le cadute in avanti, le scivolate sul sedere, le macchie e gli strappi sui pantaloni. Dammi vestiti comodi coi quali scalare le piramidi impossibili, tirare calci al soffitto di cristallo e saltare oltre il gender pay gap.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Non farmi temere di mettere a soqquadro l’ordine delle cose. Fammi mangiare l’insalata col dessert. Fammi mettere gli stivali da pioggia in piena estate. Fammi inzuppare le patatine fritte nella cioccolata calda. Le regole servono per vivere in società, non per imporci forme di felicità. Fammi esplorare.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Fammi sentire sempre magnifica come una principessa, spregiudicata come un pirata, leggendaria come un tirannosauro e poderosa come una fata. Come per mia figlia, a cui basta pensare per essere, riempimi di mondi interiori e fammi credere ai miei propri incanti.

Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo fammi essere come mia figlia di 3 anni. Fa’ bastare un abbraccio per mettermi al riparo dai mostri, dalle streghe e dagli incubi. Fa’ che le cose brutte siano solo un brutto sogno.

Prometto solennemente che mi laverò i denti, dichiarerò le tasse, vorrò bene a piante e animali e rispetterò tutti gli umani. Vorrei poterti dire che sistemerò la mia scrivania ma sarebbe una bugia e le bugie non si dicono, soprattutto a Babbo Natale.

Cordiali saluti e all’anno prossimo,

Eloisa, mamma di Ada e un sacco di altre cose belle.

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