Ambiente

3 specie scoperte (e 3 estinte) nel 2023

Se un pipistrellino ci ha lasciato, un serpente dal nome che omaggia Leonardo di Caprio è stato scoperto. Questi sono solo alcuni dei nuovi animali che popolano il mondo e di quelli che purtroppo non vedremo più
Credit: via Birds of the World

La scienza ci dice che siamo nel mezzo di una sesta estinzione. E che, a differenza di quelle che ci sono state prima - e che furono il risultato di cambiamenti climatici, attività geologica e dell’impatto di un asteroide - questa volta la colpa è nostra.

Ma quante specie scompaiono ogni giorno? È impossibile dirlo con precisione. Come spiega Bbc Wildlife, “nuove specie compaiono continuamente e possono estinguersi prima ancora di essere state descritte, e le stime sui tassi di estinzione sono enormi”.

Un approccio per rispondere a questa domanda sarebbe quello di valutare innanzitutto il cosiddetto “tasso di estinzione naturale” annuale, vale a dire il tasso al quale le specie si estinguerebbero se noi umani non ci fossimo. Un valore spesso indicato come 1 su milione (o 0,00001%) all’anno. Anche in questo caso, però, le opinioni non sono unanimi. Secondo gli esperti i tassi di estinzione sono più grandi rispetto al tasso naturale da 1.000 a 10.000 volte. Questo significa un tasso annuale che potrebbe variare tra lo 0,01 e lo 0,1%. Considerando che le specie sul Pianeta potrebbero essere 1,6 milioni (anche se per alcuni sarebbero addirittura 100 milioni) il tasso giornaliero di estinzione sarebbe di 273 specie.

Una buona notizia, seppur non sufficiente per compensare questa tragedia ambientale, è che nuove specie vengono continuamente scoperte. E quest’anno non ha fatto eccezione.

Ecco, quindi, 3 animali che sono stati “scoperti” quest’anno e 3 specie che si sono estinte negli ultimi 12 mesi: meno del 15% delle 21 dichiarate ufficialmente estinte dal U.S. Fish and Wildlife Service.

Scoperto • Serpente mangiatore di lumache di DiCaprio (Sibon irmelindicaprioae)

Se il nome di questo serpente – uno dei 5 individuati dagli scienziati e appartenente a una specie classificata come quasi a rischio - vi ricorda la star di Hollywood c’è un motivo. È stato lui a scegliere il nome. Forse non lo hai notato, ma anche l’epiteto specifico “irmelindicaprioae” onora Irmelin DiCaprio, la madre dell’attore e ambientalista Leonardo.

Questa specie, che vive sugli alberi, è conosciuta da 16 località di Panama e Colombia, in particolare in vaste aree con foreste incontaminate. Parte del suo habitat è stato convertito in pascolo, ma al momento gli esemplari non stanno diminuendo in maniera allarmante, né abbastanza velocemente da rientrare tra le categorie minacciate.

Scoperto • Raganella del ruscello (Hyloscirtus tolkieni)

Un solo esemplare di Hyloscirtus tolkieni, o raganella del ruscello, è stato sufficiente per descriverlo come una nuova specie, grazie alla sua morfologia diversa da quella di altri animali del genere Hyloscirtus.

Se l’epiteto del serpente mangia lumache era in onore della madre di DiCaprio, questa raganella rende omaggio invece lo scrittore J.R.R.Tolkien (“tolkieni”), autore de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Il motivo? Secondo gli scienziati i colori di questa specie “evocano magnifiche creature che sembrano esistere solo nei mondi fantastici”.

Questo genere di raganelle è chiamato raganella del ruscello poiché gli esemplari di solito si trovano vicino ai corsi d’acqua, nei quali si riproducono, ma trattandosi di un unico esemplare è impossibile avere informazioni circa la distribuzione se non quella relativa a questa unica raganella, ovvero i pendii sud-orientali della Cordillera Oriental, una catena di montagne andine nel Parco nazionale Río Negro-Sopladora dell’Ecuador.

Scoperto • Anemone lampadina (Bellactic lux)

Non sono sempre gli scienziati a scoprire per primi un nuovo animale e questo è uno di quei casi. Gli appassionati subacquei conoscono “l’anemone a lampadina” da decenni, ma fino a quest’anno nella letteratura accademica mancava una descrizione della specie e a questo animale mancava un nome scientifico in latino.

Nel 2023, grazie ai ricercatori dell’Ohio e della Florida, Bellactic lux è diventato una nuova specie a tutti gli effetti. Questa creatura marina traslucida vive nel Golfo del Messico, dove punge e intrappola le prede al sicuro nelle fessure rocciose. La specie è piuttosto piccola - a volte solo mezzo pollice di diametro - e si distingue per le punte bulbose dei suoi tentacoli.

Estinto • Piccolo pipistrello della frutta Mariana

Senza alcun avvistamento confermato da oltre 50 anni, il piccolo pipistrello della frutta Mariana è stato dichiarato estinto dal Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti. Grande meno della metà del suo cugino più noto, il pipistrello della frutta della Mariana, o fanihi in Chamoru, è stato osservato per l’ultima volta nel 1968, quando una femmina è stata uccisa dai cacciatori a Tarague Point.

L’estinzione di questa specie, come quella di un’altra del Guam - il pipistrello dall’occhio bianco imbrigliato - è stata attribuita alla minaccia del serpente bruno degli alberi, all’alterazione e alla perdita dell’habitat e all’aumento della caccia. Entrambi erano stati indicati come a rischio di estinzione dal 27 agosto 1984 e inclusi in un piano di recupero nel 1990. Un piano che, evidentemente, è arrivato troppo tardi.

Estinto • San Marcos Gambusia

Questo pesce tipico delle acque del Texas è stato ufficialmente cancellato dall’Endangered Species Act dal Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti a causa dell’estinzione il 16 ottobre, con l’ultima segnalazione risalente al periodo tra il 1983 e il 1985.

Il pesce, una specie unica delle sorgenti di San Marcos, fu scoperto per la prima volta alla fine degli anni ‘60 con una piccola popolazione di 1.000 esemplari. Nel decennio successivo rimasero circa 18 pesci. Tim Bonner, professore di biologia acquatica, ha affermato che la scoperta tardiva e la diminuzione della popolazione non hanno alcun senso con l’ambiente del fiume in quel momento. «Non posso indicare l’estinzione di alcuna specie avvenuta in un lasso di tempo così breve - ha detto Bonner a The University Star. - Conosco i cambiamenti avvenuti in questo sistema fluviale, ma tra gli anni ‘60 e ‘80 non è successo nulla che possa rappresentare un collegamento diretto con l’estinzione di questo organismo».

Estinto • Kauai akialoa

Questa è una delle 8 specie di uccelli che sono stati dichiarati estinti negli ultimi 12 mesi alle Hawaii e che rappresentano quasi la totalità degli uccelli estinti nel 2023.

L’ultima segnalazione della specie risale al 1969 e la sua estinzione è legata al disboscamento e all’insorgenza di malattie come l’influenza aviaria. L’akialoa di Kauai, era raro anche quando fu scoperto per la prima volta nel XVIII secolo e secondo i reperti fossili, il numero di esemplari è diminuito notevolmente all’inizio del XX secolo. Gli habitat tipici dell’akialoa di Kauai erano le pianure tropicali o le umide foreste montane delle isole Hawaii.

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