Oltre 70 deputati statunitensi hanno chiesto illicenziamento dei presidi diHarvard, University of PennsylvaniaeMitdopo la loro convocazione al Congresso americano per fare luce sull’antisemitismodiffuso nei campus. Mentre la preside dellaUniversity of Pennsylvaniasi è dimessa, laHarvard Corporationha fatto sapere che la preside Claudine Gay rimarrà in carica e il Dipartimento americano dell’Istruzioneha annunciatodi aver avviato un’indagine ufficiale sull’antisemitismo pressoHarvard. Questa si aggiunge alle altre20 indagini avviatefinora nelle università degliStati Unitia partire dall’attacco di Hamas del 7 ottobre. Le ultime 6sono state annunciatemartedì 12 dicembre nei confronti diStanford, dellaUniversity of California – Los Angeles, dellaUniversity of California – San Diegoe dellaUniversity of Washingtona Seattle. Intanto, centinaia di ex alunni e studenti di diversi college indagati hanno presentatolettere di protesta per denunciare la retorica antisemita e islamofoba nei campus. Secondoil sondaggiopubblicato dall’Anti-Defamation League, il73% degli studenti universitari ebrei negli Stati Uniti ha assistito o subito azioni di antisemitismonel loro campus dall’inizio dell’anno accademico. La commissione dedicata all’istruzione del Congresso americano ritiene che larispostadei college nei confronti del fenomeno sia stata finorainadeguata. Nel corso dell’audizione che si è tenuta a Washington il 5 dicembre, i 3 presidi delle università sono statiinterrogati sulla gestione delle proteste filo-palestinesinei campus nate dopo l’inizio del conflitto armato a Gaza e sulla libertà di parola in relazione alle accuse di antisemitismo. Elise Stefanik, la deputata repubblicana che presiede la commissione sull’istruzione del Congresso e che ha condotto l’audizione,ha chiestoai presidi se le manifestazioni costituissero una violazione del codice di condotta delle loro università e se intendessero adottare misure disciplinari nei confronti degli studenti che hanno invocato “il genocidio degli ebrei”. Elizabeth Magill, rettrice dellaUniversity of Pennsylvaniae gli altri presidi hanno detto chela punizione degli studenti dipende dal contesto.Dopo la sua dichiarazione, un importante donatoreha ritiratouna sovvenzione di 100 milioni di dollari all’università e Magill ha rassegnato le sue dimissioni. La preside diHarvardha risposto che quanto è accaduto èin contrasto con i valori dell’universitàe ha aggiunto: «Abbracciamo l’impegno per la libera espressione, anche di opinioni discutibili, offensive, odiose». In merito alle procedure disciplinari ha spiegato che «Quando le parole si trasformano in comportamenti che violano le nostre politiche, comprese le politiche contro il bullismo, le molestie o le intimidazioni, agiamo». La preside ha poi riferito che le procedure disciplinari sono in corso, pur non potendo scendere nei dettagli per rispettare il diritto alla privacy degli studenti. Elise Stefanik ha giudicato lerisposte di Gay e degli altri presidi evasive e insufficientie ha chiesto le lorodimissioni. A questa richiesta si sono aggiunti anche donatori diHarvarde alcuni docenti. Il giorno dopo, Gay si è scusata per le sue osservazioni durante l’udienza,affermandoche gli appelli al genocidio degli ebrei «sono vili, non hanno posto aHarvard, e coloro che minacciano i nostri studenti ebrei saranno chiamati a risponderne». Quasi700 membri della facoltà hanno firmato una petizionechiedendo aHarvarddi “resistere alle pressioni politiche che sono in contrasto con l’impegno diHarvardper la libertà accademica” e di confermare Gay come preside. Tra i firmatari, la professoressa Alison Frank Johnson, ospite del programmaNewshourdellaBbc, cheha dettoche la dottoressa Gay ha dato una «serie di risposte catastrofiche» durante l’audizione al Congresso, ma ha aggiunto che la «questione dell’autonomia universitaria» ha spinto lei e altri a firmare la petizione a sostegno della preside.
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