Diritti

Le 12 donne del 2022 secondo Time

Attiviste, avvocate, poetesse, scienziate, sportive. I personaggi influenti scelti dalla prestigiosa rivista americana si battono per un mondo più giusto e inclusivo: un modello di progresso e uguaglianza che ispira sempre più giovani
Amanda Gorman, poetessa. E' una delle donne dell'anno secondo Time
Amanda Gorman, poetessa. E' una delle donne dell'anno secondo Time
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
8 marzo 2022 Aggiornato alle 07:00

«Quando ti scontri con persone il cui potere e la cui esistenza dipendono dal commettere gravi abusi sai che non si arrenderanno. Quindi non possiamo arrenderci nemmeno noi». Suonano più che mai profetiche, alla luce della recente guerra di Vladimir Putin nei confronti dell’Ucraina, le parole pronunciate da Amal Alamuddin durante un’intervista rilasciata alla giornalista Premio Nobel per la pace Maria Ressa, che l’avvocata in diritto internazionale e diritti umani aveva difeso nel 2019 in una causa contro le autorità filippine.

Parole che ricordano quanto in ogni parte del mondo il potere maschile viene usato non di rado in modo sbagliato, e come sia quindi necessario insistere per invertire la rotta. Per il suo impegno, Amal è stata insignita dal settimanale Usa Time del premio Women of the year 2022, insieme ad altre 11 donne influenti che con il loro operato stanno cercando, ognuna nel proprio campo, di cambiare il mondo e renderlo un posto migliore, diminuendo le disuguaglianze di genere.

L’idea di Time di rendere omaggio alle personalità femminili dell’anno è iniziata a marzo 2020 con la pubblicazione delle 100 donne più influenti del secolo, dopo che per anni il merito era stato attribuito dal magazine solo agli uomini, grazie al celebre premio Uomo dell’anno tramutatosi in persona solo nel 1999, ma rimasto comunque fortemente sbilanciato verso un unico genere.

A fare compagnia all’avvocata sulla cover della prestigiosa rivista, ci sono Tracy Chou, attivista informatica che dopo aver subito ripetuti abusi ha creato Block Party, un’app per combatte odio e violenza in rete; Jennie Joseph, ostetrica impegnata nel contrasto alla mortalità materna delle donne nere negli Stati Uniti; Sherrilyn Ifill, avvocato per i diritti civili; Amanda N. Nguyen, imprenditrice, CEO e fondatrice di una Ong che si occupa di proteggere i diritti civili delle vittime di aggressioni sessuali e stupri; la cantante Kacey Musgraves; l’atleta Allyson Felix; Adena Friedman, prima donna Ceo di NASDAQ; la poetessa e attivista Amanda Gorman, e le attrici Kerry Washington e MJ Rodriguez, che hanno spesso messo la loro visibilità a servizio di cause che accendessero i riflettori sulle minoranze emarginate.

Tra le donne scelte, anche la giornalista afghana Zahra Joya, fondatrice di Rukhshana Media da dove racconta la condizione femminile nel suo Paese dopo il ritorno dei talebani.

I premi saranno consegnarti questa sera durante un gala che Time ha organizzato a Los Angeles per celebrare l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Non fiori, cioccolatino o sorrisi retorici ma il giusto riconoscimento a professioniste che stanno facendo la differenza senza beneficiare delle luci della ribalta, o a volte ostacolate proprio da esse, come nel caso di Amal Alamuddin, più nota per essere la moglie di George Clooney che per le diverse cause civili portate avanti a livello internazionale. Al celebre marito Amal ha comunque dedicato su Time parole di riconoscenza: “Abbiamo una casa piena di amore e di risate. Mi sento molto fortunata”.

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