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**Quirinale: tiene asse Pd-M5S-Leu, sospetti su Salvini, 'Casellati? Vuol far saltare tutto'**

25.01.2022 ore 21:25

Roma, 25 gen. (Adnkronos) - Alla fine della seconda giornata di votazioni il nastro sembra riavvolgersi a 48 ore fa. Dopo il movimentismo di ieri tra i leader con il coinvolgimento di Mario Draghi, il confronto su Colle e futuro del governo, la sensazione è che tutto sia tornato indietro. Ad oggi il nome del premier è più debole, quasi fuori dalla scena ma pronto a 'risorgere'. "Ancora tutto è possibile".

Del resto, si è tornati ai blocchi di partenza. Schema Berlusconi delle scorse settimane. Stavolta c'è la terzina di nomi avanzata dal centrodestra. Pd-M5S-Leu respingono e rilanciano sulla necessità di un nome super partes. Con una nuova nota congiunta. E non era scontato. La giornata è iniziata con il 'caso Frattini' che ha creato il subbuglio tra i grandi elettori Pd. "A che gioco sta giocando Conte?", il refrain tra i parlamentari dem dopo aver letto le indiscrezioni sul nome di Frattini fatto nel faccia a faccia tra Matteo Salvini e Conte. Anche Matteo Renzi fa sponda con il Pd, dopo aver sentito Letta, per stoppare la carta Frattini.

Il leader Iv continua a muoversi tra i due poli e oggi, quando si ragionava se contrapporre una rosa di nomi al centrodestra, ha stoppato: "I 5 nomi? La cinquina si gioca a tombola, non in Parlamento", ha detto Renzi mentre nel Pd e Leu crescevano i dubbi sulla opportunità di seguire il centrodestra nella lista contrapposta. Una dialettica sulla tattica da tenere che si è riproposta nella riunione, slittata nel corso del pomeriggio. "E' stato un incontro più complesso di altre volte, quello che conta che siamo usciti con una linea unitaria", si fa notare. "Abbiamo fatto ragionare i 5 Stelle...".