Imsa 2023 premia la prima mano bionica completamente adattiva

Bionit L
La ricerca che diventa impresa e la disabilità che si trasforma in opportunità.
Quando Giovanni Zappatore scriveva la sua tesi di laurea su un’innovativa tecnologia dedicata alle protesi degli arti superiori, non avrebbe mai pensato di dar vita così velocemente alle sue parole, trasformando il suo progetto in un’azienda: la BionIT Labs.
Tantomeno si aspettava che sarebbe stata nominata come “migliore startup universitaria per l’innovazione” sul palco della Tech Week di Torino, al premio Imsa 2023 (Italia Master Startup Award) il 28 settembre, a pochissimi anni dalla sua apertura.
La più grande conferenza tech organizzata dal gruppo Gedi e Pinicube arrivata alla sua 17esima edizione. Un palco che permette alle piccole aziende nate dalle ricerche universitarie di poter dimostrare il loro valore e ottenere finanziamenti affinché i grandi obiettivi possano essere raggiunti.
Così ad aggiudicarsi il premio è la prima protesi al mondo completamente adattiva dotata di un’intelligenza artificiale integrata, in grado di comprendere alla perfezione il tono muscolare, in ogni momento e in ogni luogo.
«Non si tratta di una mano bionica come le altre – commenta sul palco Zappatore – ma del primo passo verso un futuro in cui chiunque abbia subito un’amputazione potrà tornare a condurre una vita il più normale possibile. Oggi l’accessibilità alle protesi è del 40% a causa dei costi troppo elevati ed è impensabile continuare così».
Un sogno che diventa realtà grazie alla costante e scrupolosa ricerca di un team affiatato, competente e ambizioso che è riuscito ad andare oltre l’immaginazione realizzando una protesi forte, robusta, affidabile e waterproof.
«Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire a creare non solo protesi per le mani, ma anche tutti gli altri arti con la stessa intelligenza e funzionalità – conclude il Ceo di BionIT – Se oggi siamo qui è merito di tutta la squadra, sempre motivata e altamente qualificata. Se oggi siamo qui è per apportare cambiamenti significativi all’industria protesica».
Sul palco, con lui, altre 9 startup: tutte diverse, tutte nate da una ricerca universitaria, ognuno con il suo obiettivo e un enorme potenziale da mostrare.
Come Daniele Conti che con la sua SynDiag combatte ogni giorno contro le diagnosi tardive del tumore ovarico, o Fabiana Arduini che con Sense4Med (premiata due volte per il carattere innovativo della sua azienda e come miglior startup sostenibile e dell’imprenditoria femminile in gara) si concentra sulla diagnosi della fibrosi cistica, portando alla luce un nuovo modo di rilevarla.
Ma non solo: Matteo Agostini, ricercatore del Cnr di Pisa ha partecipato con la ricerca sulle nanotecnologie e la sua IntaSystem si pone come capostipite dell’individuazione dei traumi cerebrali senza la Tac, ma con un test meno costoso e più rapido; Massimiliano Gabardi ideatore di un meccanismo intelligente in grado di analizzare il sottocassa dei treni e rendere questo processo più dettagliato e meno pericoloso; Alessio Adamiano ricercatore specializzato nelle sostanze naturali per la cosmetica e l’agricoltura. E ancora, Denise Pezzuoli che con la startup SanChip ha brevettato un sistema di manutenzione dei macchinari che riduce notevolmente guasti e danni aziendali; Cesare Roseti innovatore nelle telecomunicazioni. Infine, Laura Esposito ricercatrice di policristalli e Valerio Cesarino a cui dobbiamo dire grazie se fra qualche anno nella telemedicina sarà integrata a tutti gli effetti l’analisi vocale intelligente e automatizzata.
Dieci idee. Dieci grandi invenzioni radunate in un evento che, indipendentemente dalla startup vincitrice, porta con sé un immenso contributo sociale e innovativo. Un evento che dà voce a chi il mondo vuole cambiarlo davvero e che quotidianamente ci prova. Lo dimostrano i progetti, l’impegno dei partecipanti, degli sponsor, degli ospiti (fra cui, in questa edizione, anche l’ambasciata di Israele, uno dei primi stati al mondo ad aver superato il gender gap) e di tutti i dettagli che fanno il premio Imsa uno degli appuntamenti di cui il nostro Paese ha più bisogno.
