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La misteriosa sfera dorata trovata a 3.000 metri di profondità

In Alaska, scienziati della Noaa hanno prelevato dal fondale marino un oggetto liscio color oro per farlo analizzare e scoprire di cosa si tratta. L’ipotesi più accreditata è che sia un uovo di qualche specie sconosciuta
Credit: NOAA Ocean Exploration, Seascape Alaska
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18 settembre 2023 Aggiornato alle 09:00

La spedizione sottomarina nel Golfo dell’Alaska coordinata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia all’interno del Dipartimento del commercio degli Stati Uniti che si occupa di previsioni meteorologiche, monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche e tracciamento di mappe dei mari, aveva come obiettivo quello di “colmare le lacune della nostra comprensione” di quella regione attraverso “lo studio di habitat di coralli e spugne in acque profonde, habitat di pesci, comunità chemiosintetiche e dei rischi geologici passati e potenziali”.

Invece di dare risposte, però, la spedizione ha prodotto nuove domande. Come quelle che gli scienziati della Noaa si stanno ponendo ormai dallo scorso 30 agosto, quando a circa 3.300 metri di profondità di sono imbattuti in uno strano oggetto liscio, dorato e a forma di cupola, aggrappato a una roccia in mezzo a diverse spugne bianche.

Una sorta di sfera rivestita, lunga circa 10 centimetri, sulle quali non sono state ancora compiute le analisi necessarie a stabilirne la natura. Un piccolo foro o strappo vicino alla base rivelava un interno dello stesso colore.

Il ritrovamento è avvenuto durante una live streaming della spedizione iniziata il 23 agosto a Kodiak, in Alaska, e terminata il 16 settembre a Seward.

Gli scienziati, intenti a studiare le regioni inesplorate nel Golfo dell’Alaska utilizzando sottomarini a comando remoto e tecnologie sonar multiraggio a profondità comprese tra 200 e 6.000 metri, si sono soffermati a commentare quanto stessero vedendo in diretta, ipotizzando che potesse trattarsi dell’involucro di un uovo, di un corallo, o di qualche tipo di spugna. Usando un delicato attacco di aspirazione in dotazione del sottomarino hanno estratto con cura l’oggetto dal fondo del mare e lo hanno portato in superficie per ulteriori studi nel laboratorio umido della loro nave, l’Okeanos Explorer.

Nelle immagini scattate dal fondale oceanico l’oggetto aveva un aspetto dorato, derivato però dal riflesso dei fari del sottomarino. Una foto dell’oggetto scattata in laboratorio suggerisce invece che abbia un colore tra il giallo e il marrone. Non è ancora chiaro se la cupola sia associata a una specie conosciuta, a una nuova specie, o se rappresenti uno stadio di vita sconosciuto di una specie esistente.

«Non è così deliziosamente strano il mare profondo? - ha detto Sam Candio della Noaa, coordinatore della spedizione - Anche se siamo stati in grado di raccogliere la ‘sfera d’oro’ e portarla sulla nave non siamo ancora in grado di identificarla oltre al fatto che è di origine biologica. Sebbene sia un po’ umiliante essere sconcertati da questa scoperta, serve a ricordarci quanto poco sappiamo del nostro Pianeta e quanto resta ancora da imparare e apprezzare sul nostro oceano».

Non è una novità che gli scienziati vedano cose nuove durante missioni esplorative come questa, ma solitamente sono in grado di effettuare una prima ampia classificazione in poco tempo. «La cosa insolita di questa cosa è che non siamo nemmeno sicuri di cosa sia - ha detto al Guardian Kerry Howell, ecologo delle profondità marine dellUniversità di Plymouth, in Inghilterra - Stiamo optando per l’uovo per via della consistenza sembrava carnoso e ha un buco che suggerisce che qualcosa sia entrato o uscito”.

Diverse specie, compresi i pesci di acque profonde come gli squali, depongono le uova sul fondo del mare, il che rende meno probabile che vengano portate via dalle correnti oceaniche. I test del Dna dovrebbero essere in grado di stabilire a quale famiglia appartiene il globo, anche se è improbabile che sia possibile identificare una specie precisa dato che solo una frazione della vita marina è stata sequenziata.

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