Lampedusa, record sbarchi: arrivati 7.000 migranti

Lampedusa conta poco più di 6.000 abitanti. In questi giorni, sulla piccola isola siciliana immersa nel Mediterraneo sono sbarcate più di 7.000 persone. L’hotspot di Contrada Imbriacola, che sorge nell’entroterra, a circa 1 km dalle spiagge di sabbia più frequentate dell’isola, è gestito dalla Croce Rossa Italiana e vede impegnati circa 120 operatori ogni giorno. Il 14 settembre, dopo la nuova ondata di sbarchi e in seguito ai trasferimenti in altri centri, è arrivato a contenere 4.457 ospiti, tra cui 257 minori non accompagnati. La capienza, però, è di 400 persone.
A decine hanno tentato di scavalcare il muro dell’hotspot per uscire dalla struttura, cercando un riparo dal caldo che, nell’ultima settimana, ha toccato i 28°. Molti migranti, poi, una volta fuggiti, fanno ritorno, ma la Questura di Agrigento ha spiegato che «possono uscire perché non sono in stato di detenzione».
Alcuni video diffusi su Twitter mostrano numerose persone che tentano di scappare e vengono spintonate e contenute con la forza da polizia e carabinieri, oppure agenti che fanno segno ai migranti di non scavalcare e di tornare dentro la struttura stracolma. In altre immagini la Guardia di Finanza effettua una carica nei confronti dei migranti stipati al Molo Favaloro. «È stato uno schieramento di un cordone che cerca di riguadagnare spazio per poi ridistribuire acqua a viveri», hanno precisato dalla Questura di Agrigento. Dopo le tensioni della mattinata, ieri pomeriggio è stato concesso ai migranti di entrare e uscire liberamente dalla struttura.
I lampedusani che li incontrano per la strada offrono loro cibo e acqua. In centinaia, la maggior parte minorenni, si sono messi in coda accanto alla chiesa di San Gerlando, dove la Croce Rossa e i volontari della parrocchia hanno distribuito migliaia di pasti e almeno una bottiglia d’acqua a testa. Un pompiere, riporta Ansa, ha accolto dei giovani del Burkina Faso nella sua veranda, preparandogli la cena. «Mi hanno raccontato di essere originari del Burkina Faso, di essere partiti dalla città tunisina di Sfax e che hanno fatto un viaggio di 4 giorni», ha raccontato.
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha chiesto l’intervento del Governo dopo l’ondata di sbarchi di migranti sull’isola. «Nelle ultime 48 ore a Lampedusa sono arrivate circa 7.000 persone. Stanotte fortunatamente sono arrivati solo due piccoli barchini con numeri gestibili, poco meno di 100 migranti, e nel corso della giornata partiranno all’incirca 2.500 persone - ha dichiarato ieri all’Adnkronos - La priorità e l’urgenza adesso sono trasferire immediatamente queste persone e dare aiuto e soccorso a chi arriva, ma Lampedusa è arrivata a un punto di non ritorno».
Ieri, sull’isola, è stato lutto cittadino: Mannino l’ha proclamato per la morte di una neonata di 5 mesi, annegata il 13 settembre dopo essere caduta in mare durante il trasferimento dalla barca di legno su cui viaggiava insieme a sua madre, di soli 17 anni, alla motovedetta della Guardia costiera.
La segretaria del Pd Elly Schlein ha dichiarato che quanto sta accadendo a Lampedusa sia «la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione di questo Governo. […] Abbiamo visto il fallimento della mediazione di Giorgia Meloni con i suo alleati nazionalisti ungheresi e polacchi, e non solo protesta per mancanza di solidarietà sull’accoglienza ma dice che hanno ragione loro».
Mediterranea Saving Humans, l’organizzazione non governativa nata nel 2018 per salvare le persone in difficoltà nel Mediterraneo, l’ha definita una “un’emergenza creata ad arte”, perché “i numeri delle persone che arrivano via mare non sono diversi da quelli del 2016. Quello che è cambiato è invece il fatto che non esiste più un sistema di prima e seconda accoglienza diffusa, dignitoso ed efficace, smantellato in questi anni proprio da chi oggi sta al governo”.
Secondo la Ong “si potrebbe e dovrebbe evitare a monte con una necessaria e coraggiosa inversione di rotta nelle politiche migratorie italiane ed europee e, finalmente, l’apertura di canali d’ingresso sicuri e legali nella Ue. […] Il governo, invece di spendere tempo e soldi per inseguire fantomatici e disumani accordi con trafficanti e miliziani per bloccare in lager le donne uomini e bambini, disponga la permanenza sull’isola di grandi navi militari in grado di trasferire migliaia di persone al giorno”.
Finora, secondo gli ultimi dati del Viminale, le persone sbarcate in Italia via mare dall’inizio dell’anno sono circa 125.928. Il dato è quasi il doppio di quanto registrato nello stesso periodo del 2022, quando erano state 66.164. Gli arrivi sono vicini al picco registrato nel 2016, quando arrivarono circa 181.500 persone. Quest’anno, nei primi 8 mesi dell’anno, ne sono sbarcate 114.526. Nello stesso periodo del 2016 erano state 115.000.