Uk: aumentano le donne che svapano

La sigaretta elettronica è sempre più diffusa fra la gioventù inglese, specialmente fra le ragazze che nell’ultimo anno sono triplicate come utenti.
Questi sono i dati rilasciati dall’Office for National Statistics (Ons), che mostrano che una donna su 15 (il 6,7%), nella fascia di età compresa fra i 16 e i 24 anni, ha svapato quotidianamente nel 2022.
Un incremento poderoso rispetto all’anno 2021, quando solo una donna su 50 (l’1,9%) svapava.
Questa crescita ha portato il genere femminile a superare quello maschile per il consumo di e-cig, tanto che le giovani consumatrici sono incrementate da 62.000 a 225.000 unità in tutto il Regno Unito, contribuendo a far calare ulteriormente il numero di consumatrici delle sigarette classiche.
La grande disponibilità dei dispositivi elettronici, presenti ormai in modo capillare in tutta la nazione, ha contribuito alla diffusione dello svapo, grazie anche alla presenza di aromi come limonata rosa, bubblegum e anguria glaciale. Questi particolari aromi contribuiscono a rendere più appetibili i liquidi per l’e-cig, specialmente per la fascia di popolazione più giovane.
La facilità di reperimento ha attirato le attenzioni delle autorità, che hanno iniziato a lanciare allarmi contro la rapida diffusione delle sigarette elettroniche negli adolescenti. L’Amministratrice delegata del Servizio sanitario inglese (Nhs), Amanda Pritchard, ha dichiarato che «lo svapo può causare danni ai polmoni. È davvero importante stroncare questo problema sul nascere in modo da poter tenere i giovani fuori dall’ospedale e prevenire futuri problemi di salute».
Nel 2022 sono stati ricoverati in ospedale 40 bambini a causa dei problemi generati dall’eccessivo uso di e-cig, con danni ai polmoni e peggioramento dei sintomi asmatici. Un incremento netto rispetto agli 11 ricoverati del 2021.
Nel maggio di quest’anno anche il premier inglese Rishi Sunak ha esternato le sue preoccupazioni riguardo il boom dello svapo: «Stiamo valutando su come rafforzare le regole e su come vengono commercializzati, promossi e come si presentano questi prodotti. Sembra che siano destinati ai bambini, il che è ridicolo».
Secondo Deborah Arnott, Amministratrice delegata dell’organizzazione benefica Action on Smoking and Health (Ash), i dati mostrano «una crescita preoccupante dello svapo tra adolescenti e giovani adulti. La risposta del Governo alla consultazione sullo svapo giovanile, prevista a breve, deve contenere misure concrete per vietare i brand a misura di bambino, e mettere i prodotti fuori dalla vista e dalla portata dei negozi, oltre che prevedere una regolamentazione molto più severa, inclusa una tassa sulle sigarette elettroniche “usa e getta” economiche, molto popolari fra i bambini».
Le preoccupazioni collegate allo svapo non riguardano solo i possibili problemi di salute e l’esplosione della moda fra i giovani, ma anche l’impatto ambientale causato da questi dispositivi, specialmente quelli “usa e getta”. Questi prodotti sono molto difficili e costosi da riciclare, essendo composti da plastica e altri materiali inquinanti, fra cui l’acido della batteria, il litio e la nicotina che possono diffondersi nell’ambiente.
Il Primo ministro scozzese Humza Yousaf è intenzionato a vietarli, dato che circa 13 milioni di e-cig “usa e getta” sono state smaltite in modo errato: «Riguardo l’impatto ambientale le prove sono innegabili: dai rifiuti nelle nostre strade, al rischio di incendi nelle strutture di smaltimento dei rifiuti, ci sono questioni che richiedono una risposta».