Ucraina: sono 500.000 i bambini a rischio
“Operazione militare speciale nel Donbass”: è la scritta apparsa in sovraimpressione alle 6 di questa mattina alla televisione russa. In Italia erano le 4, a Kyiv le 5. A parlare in diretta tv è di nuovo Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa che senza mezzi termini comunica una decisione senza precedenti non solo al suo popolo ma a tutto il mondo.
“Smilitarizzare” l’Ucraina e “denazificazione” del Paese sono le parole che in pochi minuti si leggeranno su tutte le prime pagine dei media internazionali, ancora increduli della guerra appena iniziata. Insieme all’avvertimento che per chiunque interferirà, ci saranno conseguenze mai viste nella storia.
Le sirene suonano nel centro di Kyiv, sospeso il traffico aereo nel Paese, avvertite esplosioni nella capitale e in altre città. Si contano le prime vittime civili del conflitto a Chuhuiv, nella regione di Kharkhiv, nell’est dell’Ucraina. Migliaia di persone stanno fuggendo dalla capitale in auto, i più si sono rinchiusi negli scantinati e nei rifugi antiaerei. Si teme una crisi umanitaria senza precedenti - la popolazione ucraina è di circa 44 milioni di persone, di queste, 7,5 sono bambini.
Secondo quanto riporta il New York Times, le truppe dell’esercito americano si stanno avviando al confine tra Polonia e Ucraina per aiutare a organizzare l’ingresso dei profughi. «Dobbiamo essere pronti, le prossime 24 ore saranno cruciali», ha detto il viceministro degli affari interni polacco Paweł Szefernaker. Mentre il ministro della salute di Varsavia Adam Niedzielski ha affermato che la Polonia allestirà un treno medico speciale per trasportare i feriti in 120 ospedali polacchi.
“Se volete sapere come gli ucraini stanno reagendo al discorso di Putin, eccovi un assaggio: le mamme su Facebook discutono se mettere degli adesivi sui vestiti dei loro figli, quando vanno a scuola, sui quali indicano il loro gruppo sanguigno. Non commettete errori: le parole di Putin sono state percepite come una dichiarazione di guerra all’Ucraina”, scrive su Twitter Olga Tokariuk, giornalista a Kyiv.
L’incremento dei combattimenti potrebbe infatti coinvolgere direttamente anche i minori, dal 2014 le vittime innocenti della guerra nel Donbass. A dicembre, secondo Unicef, l’accesso limitato ai servizi essenziali minacciava il benessere psicofisico dei bambini ucraini, e oggi più di 3,4 milioni di persone hanno già bisogno di assistenza umanitaria, tra cui 510.000 bambini e adolescenti sotto i 18 anni.
Solo nel 2021 il numero di persone che ha avuto bisogno di cibo e assistenza nel Paese è infatti cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente. E da oggi, sono chiuse le scuole anche nei villaggi russi che si affacciano sul mare di Azov, vicino al confine meridionale con l’Ucraina.
La crisi prolungata negli anni ha già sconvolto la vita quotidiana di bambini e famiglie che, nelle regioni di Donetsk e Luhansk, vivono lungo la linea di contatto che separa le aree controllate dal governo ucraino da quelle dei separatisti. I numeri dell’Unicef parlano di 1,7 milioni di persone prive di accesso ad acqua sicura, 195.000 bambini che hanno bisogno di assistenza salvavita, 290.000 di protezione e 250.000 di supporto per l’istruzione.
Il peggioramento delle condizioni di sicurezza e il crescendo di tensioni geopolitiche dall’inizio dell’anno aprono una fase ancor più drammatica del conflitto, una guerra su larga scala da questa mattina.