Culture

Vivian Maier, la prima street photographer

Bambinaia a Chicago, fu scoperta per caso da un rigattiere che acquistò all’asta un baule pieno di suoi scatti di strada. Torino oggi dedica alla fotografa statunitense una rassegna inedita: 250 tra immagini, filmati, audio e gli iconici cappelli
Vivian Maier © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Ines Ivkovic
Ines Ivkovic direttrice creativa
Tempo di lettura 2 min lettura
19 febbraio 2022 Aggiornato alle 16:00

I Musei Reali di Torino ospitano fino al 26 giugno una mostra dedicata a Vivian Maier. L’esposizione, che prende il nome di “Inedita”, getta luce sugli aspetti meno conosciuti del lavoro della fotografa statunitense di origini francesi (1926-2009), una dei primi esponenti della street photography.

Il percorso si snoda tra le Sale Chiablese e raccoglie 250 scatti: immagini poco note, talvolta a colori, filmati in Super 8, tracce audio con la voce dell’artista e alcuni oggetti personali, tra cui ovviamente gli strumenti di lavoro, macchine fotografiche, ma anche i suoi iconici cappelli.

Tra le scene catturare da Maier, ritroviamo tutti i principali temi della fotografia americana: la strada, la vita dei quartieri popolari delle grandi città, i cambiamenti sociali. Per la prima volta in assoluto verrà presentato al pubblico un repertorio di foto inedite realizzate dall’artista in occasione di un viaggio in Italia, proprio a Torino, nell’estate del 1959.

A scoprire la produzione sconfinata di Vivian Maier, fu per puro caso il figlio di un rigattiere, John Maloof, nel 2007. Il giovane stava portando avanti una ricerca sulla città di Chicago e aveva finito per comprare all’asta per pochi soldi un box zeppo degli oggetti più disparati.

In una scatola aveva trovato decine e decine di negativi e rullini ancora da sviluppare. Erano le foto di Vivian Maier. Rimasto affascinato, aveva scoperto, dopo una serie di indagini, che l’autrice delle foto aveva lavorato per tutta la vita come bambinaia a Chicago e in altre città americane. Nei giorni liberi o di vacanza, amava passeggiare e scattare foto lungo le strade di grandi città come New York, Los Angeles e la stessa Chicago. Insomma, una street photographer “ante litteram”.

Chicago, Il © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, 1965 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, 1965 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier, Chicago, IL, September 18, 1962 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier, Chicago, IL, September 18, 1962 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, 1963 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, 1963 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, c. 1960 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Chicago, Il, c. 1960 © Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY