Ambiente

In viaggio con i pastori erranti delle Dolomiti

Per un anno, l’antropologa Elena Dak e il fotografo Bruno Zanzottera hanno documentato la vita nomade di una giovane coppia e del loro gregge. Sempre in cammino dalle montagne del Nord fino alla Pianura Padana
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20 febbraio 2022 Aggiornato alle 16:00

Per un anno l’antropologa studiosa del nomadismo Elena Dak e il fotografo e videomaker Bruno Zanzottera hanno seguito una giovane coppia di pastori e il loro gregge tra le montagne del Nord Italia. Il reportage, pubblicato anche sul Guardian, stupisce per la bellezza delle immagini e per il racconto, che sembra uscito da un libro di avventure.

Alice e Fabio sono pastori nomadi da quasi 10 anni: tra giugno e settembre si spostano da un pascolo all’altro, poi, quando iniziano le prime sferzate di gelo, conducono le loro pecore dalle pendici delle Dolomiti, giù, verso la Pianura Padana.

In estate, affittano appezzamenti di terra in montagna per il pascolo del loro gregge che conta circa 1.000 capi di bestiame. Durante la stagione invernale, fino a maggio, vivono su una roulotte, muovendosi per le campagne attorno a Venezia, Padova e Treviso, in cerca di avanzi di raccolto nei campi inutilizzati.

La loro unica fonte di reddito è rappresentata dalla vendita a un commerciante intermedio delle pecore destinate al macello. Dalla lana di può ricavare poco, viene venduta allo stesso imprenditore con un piccolo sovrapprezzo, mentre il latte viene utilizzato per nutrire gli agnelli. Vendere la carne direttamente ai consumatori sarebbe molto più complicato: in questo modo i due pastori possono vivere nella natura, lontano dai rumori della città.

Un anno fa, la coppia ha avuto un bambino. Il piccolo Martin ha mosso i primi passi sul manto erboso delle valli più belle d’Italia. Gioca e si diverte a seguire il gregge con il papà. Negli ultimi mesi la routine familiare è cambiata un po’: i neogenitori ora oltre a badare al bestiame, impartire ordini ai cani pastore e trattare per la vendita delle pecore, devono destreggiarsi tra cambi di pannolini, biberon e ninne nanne.

Nel prossimo futuro, Alice dovrà trovare una dimora fissa, affittare un appartamento in montagna dove lasciar pascolare il gregge nella stagione calda, per consentire a Martin di frequentare la scuola, mentre Fabio continuerà a viaggiare con il gregge durante l’inverno.

I due non sono gli unici pastori nomadi in Italia: solo in Veneto, se ne contano circa 70 con greggi di 1.000 capi ciascuno e il fenomeno è in crescita.

Come gli altri, Alice e Fabio non hanno diritto ai miliardi di euro di sussidi agricoli stanziati dall’Ue per i proprietari terrieri, ma sperano un giorno di poter avere un loro terreno per il pascolo.