Usa, no abolizione debiti studenti: la decisione pesa sulle donne

430 miliardi di dollari per cancellare il debito studentesco di 40 milioni di americani. Il piano del presidente Usa Joe Biden di condonare fino a 20.000$ ai redditi medi e bassi si è infranto contro il no della Corte Suprema, che ha bocciato il progetto di annullare i loan (prestiti) perché l’amministrazione non avrebbe l’autorità per portare avanti una misura così onerosa senza il consenso del Congresso.
″Il Segretario può usare i suoi poteri per abolire 430 miliardi di dollari in prestiti agli studenti, annullando completamente i saldi dei prestiti per 20 milioni di mutuatari, mentre una pandemia volge al termine? - ha scritto il giudice capo John Roberts nell’opinione della maggioranza relativa al Biden v. Nebraska - Non possiamo credere che la risposta sia sì.”
«La battaglia non è finita», ha detto Biden, che ha annunciato di essere al lavoro su misure alternative. A gravare sulle teste degli studenti statunitensi rimane però un’enorme mole di denaro: parliamo di 1,78 trilioni di dollari a livello federale, divisi tra 40 milioni di debitori.
Una decisione, quella della maggioranza della Corte, che peserà di più su donne e ragazze. Quasi 2/3 del debito dei prestiti studenteschi del Paese, infatti, sono detenuti da donne: lo sarebbe, secondo i dati dell’American Association of University Women (Aauw) quasi un miliardo (929 milioni) del debito studentesco.
Non solo: le ex studentesse fanno anche più fatica a ripagarlo. Anche se costituiscono più della metà della forza lavoro che ha completato l’istruzione universitaria, infatti, “devono affrontare ostacoli per ripagare i loro prestiti a causa del divario salariale di genere, della mancanza di ricchezza generazionale e delle norme di genere imposte alle donne”, ha scritto Solcyre Burga sul Time.
Le donne hanno in media 31.276$ di debito studentesco, per una rata mensile che l’anno dopo la laurea è in media di 307$ al mese. Le donne che si laureano hanno una prospettiva di guadagno media di 35.338$ (solo l’81% di ciò che gli uomini prevedono di guadagnare) quindi riuscire a far fronte ai pagamenti è, nella migliore delle ipotesi, una sfida.
Come spiega il rapporto del 2021 dell’Aauw, dal titolo Deeper in Debt, un anno dopo il college le donne spendono in media 920 dollari al mese per l’alloggio, 396 dollari al mese per un prestito auto e, per il 16% delle donne che sono mamme, 520 dollari per l’assistenza all’infanzia. L’aggiunta della rate del prestito studentesco (che è in media di 307$) rende difficile, se non addirittura impossibile, sbarcare il lunario.
Le donne, continua il report, si laureano con una media di 2.700$ in più di debiti rispetto ai loro coetanei maschi. Questo divario si aggrava nel tempo, poiché le donne impiegano in media 2 anni in più per saldare il debito, mentre gli interessi aumentano.
Le disuguaglianze di genere si intersecano poi con quelle razziali: sono le donne nere, infatti, a essere colpite in misura maggiore dai prestiti studenteschi, con una media di 37.558$ rispetto ai 29.862 degli uomini bianchi e ai 31.346 delle donne bianche.
Negli Stati Uniti le donne guadagnano in media l’82% di quanto guadagnano gli uomini. Per le donne nere, questa cifra scende a 63 centesimi per ogni dollaro guadagnato da uomini bianchi non ispanici. A passarsela peggio, secondo i dati del Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti, sarebbero solo le donne ispaniche e native americane.
Meno risorse significa più tempo per pagare i debiti. Ma significa anche che le donne sono spinte a conseguire titoli di studio avanzati nel tentativo di aumentare la loro paga e raggiungere la posizione economica dei loro colleghi maschi. Alimentando il circolo vizioso del debito, soprattutto nei casi in cui si aggiunge un mancato sostegno da parte della famiglia.
«Ciò che sentiamo spesso dalle donne è: “Sono andata all’università perché avevo bisogno di colmare il divario retributivo di genere”. Oppure, “Ci sono andata perché sono una donna di colore e spesso vengo pagata meno di le mie controparti bianche e maschili”», ha detto al Time Sabrina Calazans, managing director del Student Debt Crisis Center (Sdcc).
«Tante ricerche hanno dimostrato che 10 anni dopo [la laurea] stiamo pagando i prestiti studenteschi e che molti studenti, in particolare le donne nere, devono più di quando hanno iniziato. È quel ciclo da cui non possono uscire. Sei solo su quella ruota del criceto e non c’è letteralmente sollievo», le ha fatto eco Gloria L. Blackwell, Ceo di Aauw.
A questo si aggiunge il peso emotivo che, per le donne, è ancora più gravoso: madri, caregiver, depositarie del lavoro di cura, devono occuparsi delle responsabilità familiari sapendo che potrebbero non essere in grado di andare in pensione o di poter assicurare un futuro ai figli perché non riescono a ripagare il proprio debito.