Diritti

Adidas celebra la diversità dei seni delle donne

Per lanciare la sua nuova linea di intimo sportivo, il celebre brand ha pubblicato sui social una foto con 25 seni nudi. Tutti unici e differenti
La nuova campagna pubblicitaria Adidas su Instagram.
La nuova campagna pubblicitaria Adidas su Instagram.
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
17 febbraio 2022 Aggiornato alle 21:00

Se da un lato oggi, nell’era dei social, Instagram censura e rimuove quotidianamente foto di capezzoli femminili, in quanto considerati una violazione delle linee guida del social stesso, dall’altro Adidas ha deciso di diffonderne su Internet 25 tutti insieme.

“Crediamo che i seni delle donne di tutte le forme e taglie meritino supporto e comfort” ha twittato il 9 febbraio l’azienda sul suo profilo per pubblicizzare la nuova serie di reggiseni sportivi. Il tutto allegato con una foto di 25 seni femminili e dall’hashtag #SupportIsEverything.

La scelta del brand sportivo ha suscitato pareri contrastanti: alcuni hanno celebrato la de-sessualizzazione dei capezzoli femminili, altri hanno criticato l’azienda per aver mostrato nudità.

I seni pubblicati sono tutti diversi tra loro: hanno forme, taglie e carnagioni differenti. L’immagine è stata anche postata sul profilo Instagram di Adidas Women (stavolta con 24 seni) ma, per adattarsi alle politiche del social, sono stati coperti i capezzoli con dei segni color carne, rispettando l’incarnato della pelle rappresentata.

Come ha riportato il Washington Post, la campagna promozionale è stata accolta con pareri discordanti a seconda della piattaforma di pubblicazione: “Vogliamo celebrare i corpi in tutta la loro gloria e mostrare con orgoglio quanto siamo tutti diversi” ha scritto Adidas in un altro tweet, rispondendo alla domanda di un utente (“Magari mostrare i reggiseni che sorreggono il seno?”). Se su Twitter ci sono stati numerosi commenti critici, su Instagram invece la pubblicazione è stata maggiormente apprezzata, anche se con qualche eccezione.

La diatriba tra nudo e Instagram ruota intorno a una contraddizione: perché i capezzoli maschili possono essere pubblicati senza censura e quelli femminili no, anche se condivisi consapevolmente e volontariamente? Non solo: le linee guida di Instagram prevedono l’eliminazione di contenuti di nudo e di foto con capezzoli femminili in vista ma, allo stesso tempo, è proprio all’interno del social stesso che viene portata avanti la battaglia per la riappropriazione del proprio corpo. Ne è un esempio l’account capezzolo.collection, brand di abbigliamento che celebra il corpo femminile contro i tipici tabù di genere, tra i quali, appunto, il nudo e i capezzoli.

Con la sua campagna pubblicitaria Adidas ha fatto parlare di sé: oltre che per la pubblicazione esplicita dei seni di donne, anche per il suo intento di normalizzare il corpo femminile e la sua diversità. Riguardo questa scelta, sempre il Washington Post ha riportato l’opinione di Jenna Drenten, professoressa associata in Marketing alla Loyola University di Chicago, che ha messo in rilievo un aspetto fondamentale della comunicazione dell’azienda: “Ciò che rende la pubblicità di Adidas fuori dall’ordinario è che dice alle persone ‘Ti vediamo per come sei’”. In questo modo Adidas ha permesso a molte donne di rispecchiarsi almeno un po’ all’interno di quei 25 diversi seni, facendole sentire incluse e apprezzate.