Storie

Chi sono le 12 Tecnovisionarie 2023?

Professioniste che si sono distinte nei settori dell’energia e dell’ambiente e per aver contribuito alla transizione ecologica. Sono state selezionate dall’associazione Women&Tech ETS, fondata da Gianna Martinengo
Credit: Tecnovisionarie.eu
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
8 giugno 2023 Aggiornato alle 18:00

Chi sono le Tecnovisionarie? Secondo Women&Tech ETS, l’associazione che identifica e valorizza il talento femminile nelle tecnologie, al servizio della ricerca scientifica, dell’orientamento dei giovani e di modelli imprenditoriali innovativi e sostenibili, si tratta di donne che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l’impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l’etica.

Quest’anno a ricevere il XVII Premio Internazionale Tecnovisionarie di Women&Tech ETS sono 12 professioniste che hanno saputo incidere positivamente nella transizione ecologica, superando limiti culturali, puntando ad accelerare la crescita dell’industria dell’energia nel rispetto degli obiettivi ambientali, affinché il progresso e i suoi benefici siano davvero alla portata di tutti.

Si tratta di: Alessandra Accogli, Ceo and Co-founder of Sinergy Flow S.r.l, Lorella Bigatti, amministratrice unica di Net S.r.l.; Monica De Virgiliis, presidentessa di Snam; Francesca Maradei, professoressa ordinaria di Elettrotecnica; Romina Maurizi, direttrice responsabile di Quotidiano Energia; Katiuscia Muscas, fondatrice di Progetika S.p.A.; Sabina Passamonti, biochimica, responsabile del gruppo di ricerca sulla nutrizione molecolare dell’Università di Trieste; Valeria Piazza, Attaché for Energy and Industrial Policies, Permanent Delegation of Italy to the International Organizations in Paris; Clara Poletti, componente del collegio di Arera e presidentessa del board dei regolatori di Acer; Sara Romano, già dirigente pubblico e capo dipartimento per l’energia del Ministero della Transizione Ecologica (ora Mase) fino a gennaio 2023; Alessandra Zampieri, Director European Commission, Joint Research Centre, Directorate D –Sustainable Resources. Tra le premiate, ma con il riconoscimento speciale “Parità di genere”, anche Elena Bonetti, deputata della Repubblica, già ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia nei governi Conte-bis e Draghi, professoressa associata di Analisi Matematica presso l’Università degli Studi di Milano Statale.

Il tema dell’edizione 2023 del premio, ideato da Gianna Martinengo, fondatrice e presidente di Women&Tech ETS, in collaborazione Associazione Civita, è stato il mondo dell’energia e dell’ambiente, un settore particolarmente critico che sta influenzando l’economia e le strategie delle aziende che vi operano, con conseguenze sui cittadini. Il ruolo delle donne, in una fase storica in cui in cui il costo dell’energia è diventato incontrollabile, la sicurezza degli approvvigionamenti è ritornata a essere la priorità e la produttività delle imprese deve apportare i benefici economici e sociali della transizione ecologica, è ancora marginale, anche se si intravede un trend di crescita, in particolare tra le nuove generazioni.

Lo dimostra il World Energy Employment Report, redatto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, che rivela come le donne siano ancora molto sottorappresentate nel settore energetico, che equivale a circa il 2% della forza lavoro totale, pari a oltre 65 milioni di persone, ed è in ripresa in tutto il mondo. Anche se rappresentano il 39% dell’occupazione mondiale, le lavoratrici nei settori dell’energia sono solo il 16% del totale. Nei ruoli dirigenziali di questo settore costituiscono poco meno del 14% in media.

Ma come sono state scelte le 12 professioniste premiate da Women&Tech ETS? Una giuria composta da altre donne, provenienti dal mondo della cultura, della comunicazione, della scienza e dell’innovazione, ha esaminato decine di candidature e poi selezionato le vincitrici in base a “oggettive evidenze di eccellenza delle candidate e al valore portato al settore dell’energia e dell’ambiente”, spiegano sul sito, attraverso corsi e promuovendo attività di ricerca innovativi delle politiche energetiche, nonché piani di azione e soluzioni sostenibili.

Tra le giurate, la stessa Gianna Martinengo, poi Diana Bracco, presidente e amministratrice delegata Gruppo Bracco e presidente Fondazione Bracco, Franca Melfi, direttrice Centro Multidisciplinare Chirurgia Robotica, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, e Federica Villa, dirigente Presidenza e Relazioni Istituzionali Camera di Commercio di Milano.

«Energia e ambiente sono due pilastri fondamentali per il futuro del nostro pianeta, e le donne hanno un ruolo cruciale nel garantire la sostenibilità e la conservazione delle risorse», ha commentato Martinengo. «Non a caso l’universo femminile porta qui una prospettiva unica e preziosa: come abbiamo visto dai profili e dalle qualità delle Tecnovisionarie premiate, le donne sono in grado di offrire soluzioni innovative e di pensare in modo olistico, considerando non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli sociali, economici e ambientali. La diversità di prospettive che le donne portano con sé promuove la creatività e l’innovazione, spingendo l’industria dell’energia e dell’ambiente verso soluzioni più sostenibili ed efficienti».

Secondo l’organizzazione, il premio rappresenta “un’opportunità per mettere in luce il talento e l’impegno delle donne che stanno facendo la differenza in questo settore: riconoscere e valorizzare queste eccellenze non solo ispira altre donne a intraprendere percorsi professionali in questi settori, ma anche a colmare il gender gap cha ancora esiste”.

Leggi anche
Disparità di genere
di Chiara Manetti 3 min lettura