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Gestazione per altri: cosa significa?

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Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 11:53

GPA. Con il termine “gestazione per altri” (talvolta indicata come surrogazione di maternità o maternità surrogata) si fa riferimento a una tecnica di procreazione assistita in cui una donna (che può essere definita madre surrogata, gestante d’appoggio, gestante per altri o portatrice gestazionale) porta avanti la gravidanza per conto di una o più persone, che acquisiranno la responsabilità genitoriale nei confronti del nascituro. I gameti possono essere sia quelli della coppia che non può concepire che di donatori esterni.

La gestazione per altri è illegale in Italia, mentre all’estero la giurisdizione varia da Paese a Paese. In alcuni casi è legale anche quando prevede un compenso economico – è il caso degli Stati Uniti e dell’India – in altri è consentita a determinate condizioni anche nei Paesi Bassi, in Grecia, Repubblica Ceca, Cuba, Regno Unito, Albania, Ucraina e Georgia. Quando non prevede un compenso economico si parla di “gravidanza per altri altruistica”. Sebbene si parli spesso della GPA come una questione di diritti Lgbtqai+, le stime indicano che a livello globale in quasi 7 casi su 10 le coppie che usufruiscono della maternità surrogata sono eterosessuali. In Italia, i dati sono ancora più polarizzati: la GPA per le coppie omosessuali sarebbe infatti limitata solo al 10% dei casi.

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