Storie

Chi è Isabel Diaz Ayuso, leader della Comunità di Madrid?

La politica è stata riconfermata con il 47,3% dei voti, ma il suo vero obiettivo potrebbe essere il Governo del Paese. Il premier Sanchez ha infatti convocato elezioni anticipate per luglio
Credit: Eduardo Parra/Contacto via ZUMA Press
Tempo di lettura 4 min lettura
4 giugno 2023 Aggiornato alle 13:00

La chiamano la “Presidenta”. Per ora della Comunità di Madrid, ma da fine luglio, forse, di tutta la Spagna.

Isabel Diaz Ayuso è considerata la vera vincitrice delle ultime elezioni locali spagnole, che hanno visto un tonfo pesante per i socialisti, tanto da spingere il loro leader e premier Pedro Sanchez a dimettersi e convocare le elezioni anticipate il prossimo 23 luglio.

Tra le cause scatenanti di questa scelta c’è stato anche il trionfo di Ayuso, nuovamente confermata alla guida della Comunità di Madrid con il 47,3% dei voti, staccando di gran lunga i suoi avversari (i primi 2 sono rimasti fermi al 18%). Le quotazioni della politica madrilena sono in salita e in molti scommettono che alle prossime elezioni potrebbe essere proprio lei a guidare il Paese.

Classe 1978, Isabel Diaz Ayuso nasce a Madrid, in una famiglia di commercianti in articoli sanitari. Dopo una laurea in giornalismo presso l’Universidad Complutense de Madrid (Ucm) e un master in comunicazione politica, nel 2005 entra nel Partito popolare, dove Pablo Casado, futuro leader del partito, ricopre il ruolo di presidente di New Generations a Madrid.

Negli anni successivi cura la comunicazione del Governo popolare della Comunità di Madrid, lavorando con la presidente Esperanza Aguirre, per la quale crea e gestisce anche l’account Twitter del suo cane Pecas, considerata la mascotte della città. A livello elettorale il primo successo arriva nel 2011 quando, a 32 anni, è eletta per la prima volta deputata nell’Assemblea della Comunità di Madrid.

Nel corso degli anni le sue quotazioni salgono all’interno e nel 2019 Casado, divenuto leader del partito, la vuole a capo dei popolari di Madrid. La scelta è il preludio alla prima elezione di Ayuso a presidente della Comunità di Madrid. In realtà, alle elezioni la politica non ottiene abbastanza voti per formare un Governo sostenuto dai popolari ma riesce a unire i centristi di Ciudadanos e l’estrema destra di Vox attorno a sé.

La fama vera però arriva durante il Covid-19. Durante l’inizio della seconda ondata dei contagi, il mondo segue lo scontro tra il Governo centrale spagnolo, guidato dai socialisti, e la Comunità di Madrid diretta da Ayuso: i morti iniziano ad aumentare in maniera vertiginosa nella regione, ma la presidente si rifiuta di attuare il lockdown, invocando il diritto «alla libertà». Una posizione che viene ribattezzata, anche in maniera ironica, “il diritto alla birretta”, ovvero quello di non chiudere le attività, neanche i bar, di fronte all’impennata dei contagi.

Gli esperti e il ministero della Sanità la accusano di star agendo in «maniera antiscientifica». Ma lei tiene botta, non senza qualche scivolone come quando dichiara che «negli ospedali coi soffitti più alti i pazienti guariscono più in fretta». Gaffe a parte, le sue posizioni anti-lockdown vengono apprezzate dalla popolazione della Comunità di Madrid che alle elezioni del 2021 le conferma la fiducia.

Nel frattempo il suo nome è diventato noto anche in Italia. Diversi giornali la intervistano, come il Giornale, a cui nel 2021 dichiara: «Sono una liberale, non credo nell’individualismo, ma penso che l’egualitarismo della sinistra faccia male alla società».

Le sue politiche in campo economico sono di stampo liberista e propongono un taglio delle tasse dei più ricchi. «Ma non sono Margaret Thatcher, il mio è un liberalismo più generoso, alla Don Chisciotte», spiega al Corriere nel 2021.

A far discutere sono anche le riforme volte a privatizzare la sanità e le sue dichiarazioni relative al cambiamento climatico che «esiste da sempre» ed è usato dalla sinistra «per imporre la sua agenda». Una frase usata dai suoi detrattori per paragonarla all’ex presidente americano Donald Trump.

Nel 2022 la sua popolarità in crescita la fa entrare in rotta con il leader del partito Pablo Casado. I 2 hanno uno scontro durissimo che porta a una spaccatura del partito e che vede uscire con le ossa rotta Casado, tanto da fargli abbandonare la politica. Il nuovo leader dei popolari diventa Alberto Nunez Feijoo, considerato un centrista. Ayuso gli giura fedeltà anche sulle pagine del Corriere: «Sarà lui a guidare la Spagna», spiega in un’intervista rilasciata prima del trionfo delle ultime elezioni.

Leggi anche
Siccità
di Giorgia Colucci 4 min lettura
Transizione energetica
di Giacomo Talignani 2 min lettura