Culture

Ecco perché dobbiamo guidare la transizione ecologica

Il senatore Andrea Ferrazzi nel libro In politica per l’ambiente ripercorre i suoi interventi e le leggi proposte negli ultimi anni per contrastare il cambiamento climatico
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6 giugno 2023 Aggiornato alle 17:00

La crisi climatica-ambientale costituisce uno dei temi più importanti dei nostri tempi, ma la legislazione per contrastarla spesso rimane in penombra, discussa solo nelle aule parlamentari e fra gli “addetti ai lavori”.

Per rimediare a questa lacuna, il senatore Andrea Ferrazzi (Pd) ha raccolto e riordinato i suoi interventi al Senato e le varie proposte legislative per contrastare il climate change nel suo nuovo saggio In politica per l’ambiente. Un cammino necessario, pubblicato da Editrice Missionaria Italiana (382 pagine, 15,00 euro) con la prefazione di Edo Ronchi.

Un percorso politico lungo, dedicato all’implementazione del Green Deal europeo, con al centro la transizione energetica, la rigenerazione urbana, l’economia circolare, la tutela dell’ambiente e del territorio, l’attenzione posta sulle problematiche del dissesto idrogeologico. In quanto, “la Transizione ecologica è il nostro futuro. O la guidiamo, o la subiamo. O il nostro Paese diventa leader mondiale in questa direzione, oppure la decadenza anche economica sarà ineluttabile”.

Una serie di iniziative a tutto campo che hanno portato anche a una modifica della Costituzione italiana: “Siamo in presenza di un evento storico perché, oggettivamente, nella storia pluridecennale della nostra Repubblica, è la prima volta che si va a modificare, anzi a integrare, la parte dei principi fondamentali della Costituzione, in particolare l’articolo 9”.

Nel fare questo, Ferrazzi sottolinea nel libro che “si prenderà atto a livello costituzionale della consapevolezza emersa in tema ambientale dalla seconda metà del ‘900. Tema che non era di fatto presente prima o lo era in forme del tutto diverse rispetto a oggi. La tutela dell’ambiente, la responsabilità nei confronti delle future generazioni, derivano dalla consapevolezza cresciuta negli ultimi decenni, visto il dramma della crisi climatica in corso. […] Nell’articolo 41, relativo ‘all’Iniziativa economica privata e pubblica’, si stabilisce che essa non si può svolgere ‘in contrasto alla salute e all’ambiente’, oltre che alle già previste ‘sicurezza, libertà, dignità umana’”.

Oltre alle tematiche collegate alla crisi climatica, nel saggio vengono descritte specifiche iniziative per una diversa politica ambientale come le “misure urgenti per la riduzione dell’inquinamento di sostanze poli e perfluoroalchiliche (Pfas) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano” o quelle per accelerare l’economia circolare e la gestione dei rifiuti.

Il senatore Ferrazzi lancia l’allarme anche riguardo il problema delle ecomafie, che perseguitano la penisola italiana da decenni, con un trend negativo in crescita: “Dal punto di vista economico, vi è stato un fatturato - chiamiamolo così - che ha visto, rispetto al 2016, un incremento di oltre 10 punti percentuali. Il business, complessivamente calcolato, ammonterebbe a più di 14 miliardi di euro”.

I recenti eventi in Emilia-Romagna confermano che l’impegno contro il dissesto idrogeologico è ancora debole e inefficace: continue vittime, danni per miliardi di euro e un consumo del suolo che non conosce tregua nonostante decenni di promesse ambientali.

La stessa politica energetica, volta alla diffusione delle rinnovabili, ha conosciuto per quasi un decennio un netto stallo: la crisi energetica del 2021-2022 ha portato enormi profitti a Eni che rimane ancorata alla dimensione Oil&Gas

Il senatore Andrea Ferrazzi fa luce sui tentativi di arginare, per quanto debolmente, la crisi climatica-ambientale, ma i dati rimangono drammatici e i programmi politici sono troppo lenti e insufficienti, a partire dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) che non è stato ancora approvato definitivamente.

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