Futuro

Calcio, De Laurentiis: autoprodurre i match e vendere alle piattaforme

Dopo la vittoria dello scudetto, il presidente del Napoli ha raccontato la sua idea di trasformare la Serie A nell’editore dei propri contenuti, per poi cedere i diritti a servizi streaming come Netflix e Prime
Credit: Via vesuviolive.it
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
23 maggio 2023 Aggiornato alle 10:00

La Serie A di calcio si autoproduca le partite e venda i diritti televisivi alle piattaforme streaming. È l’idea che Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico e presidente del Napoli, da poco insignita dello scudetto, ha ribadito al Financial Times dopo l’intervista rilasciata al quotidiano britannico in seguito alla vittoria del campionato italiano il 4 maggio.

«Metti insieme Amazon, Apple, Netflix, Paramount Plus, Discovery Hbo – ha dichiarato il patron del Napoli – e dici: la Serie A produrrà da sola le partite, e useremo quelle piattaforme come distributore fisico per i nostri giochi per fare un ponte diretto tra il campionato di Serie A e i tifosi».

Non è la prima volta che il presidente del Napoli annuncia la volontà di modificare il quadro che regola la trasmissione delle partite. A febbraio di quest’anno aveva espresso la stessa idea al settimanale tedesco Sport Bild, sostenendo la necessità di «ripensare i diritti televisivi e non venderli più solo a 2 o 3 grandi emittenti televisive».

«Tutti sarebbero fornitori delle nostre partite – ha aggiunto in quell’occasione – e manterrebbero il 5% di ciò che i fan spendono per un match. Fino ad allora, però, dobbiamo lottare duramente con la politica e contro la pirateria, che è come un cancro del nostro sport e di tutto lo spettacolo».

L’idea risale almeno al luglio 2020, quando nel corso di una riunione a Roma con i presidenti degli altri club di Serie A auspicò la creazione di una media company gestita dalla Lega in qualità di editore ma con un management indipendente.

La proposta è ancora in piedi ma non si è concretizzata, nonostante Milano Finanza abbia riferito in diverse occasioni l’interesse di numerosi investitori, dal fondo Bruin Capital alla banca JpMorgan. Il prossimo anno, intanto, scadrà l’attuale accordo triennale con Sky e Dazn stipulato nel 2021 per 927,5 milioni di euro all’anno complessivi.

Il 16 maggio, l’Assemblea della Lega Serie A ha pubblicato il bando per la vendita dei diritti audiovisivi per il prossimo ciclo al prezzo minimo di 1,2 miliardi di euro annui su 3 anni, cifra che salirà del 10% e del 20% nei casi di vendita rispettivamente a 4 o 5 anni.

Il quotidiano BeBeez ha riferito che l’opzione di costituire una media company sarà tra le 9manifestazioni d’interesse di private equity e finanziamento” che saranno valutate nel corso della riunione dei 20 soci della Serie A in programma a Roma domani 24 maggio.

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