Economia

Licènziáti: chi sta perdendo il lavoro oggi a Vodafone?

Sono colossi che hanno accumulato profitti per anni. E ora licenziano. Stiamo parlando di multinazionali, banche e Bigtech. Se vuoi sapere quali, hai scelto la rubrica giusta
Credit: Cottonbro
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26 maggio 2023 Aggiornato alle 17:00

Per le grandi banche, imprese del settore tech e multinazionali non è decisamente un buon momento: incertezza finanziaria e riduzioni significative degli investimenti hanno colpito le enormi aziende. Come accade per ogni crisi economica, a patire le vere conseguenze sulla propria pelle è il mondo del lavoro: non bastano riduzioni di capitale sociale e ricorso a sovraindebitamento per salvare i titoli sui mercati, spesso sospesi per eccessivo ribasso. Bisogna licenziare, tagliare le posizioni ormai superflue.

«Semplificheremo la nostra organizzazione, eliminando la complessità per recuperare la nostra competitività». A parlare è la nuova amministratrice delegata di Vodafone Group Margherita Della Valle, manager italiana con una carriera incentrata principalmente nel settore delle telecomunicazioni.

Su un organico di oltre 100.000 persone sparso per il mondo, 11.000 perderanno il proprio posto di lavoro nell’arco di 3 anni. Le motivazioni contenute nel piano di semplificazione proposto dalla Amministratrice delegata sarebbero legate principalmente a una prestazione aziendale deludente: un calo dell’1,3% degli utili dell’intero anno, sceso a 14,7 miliardi di sterline, dovuto ai «maggiori costi e sottoperformance commerciale in Germania», che fa il paio con il calo di Italia, Spagna e gran parte dell’Europa, controbilanciato da un timido aumento dei ricavi provenienti dall’Africa.

Ben al di sotto di quanto preventivato dai vertici del gruppo inglese, che per la fine del 2023 si starebbe già preparando a ulteriori «performance in rallentamento». Per superare le sfide del futuro e riequilibrare il delicato rapporto tra investimenti e rendimenti, oltre a una continua revisione dei prezzi e l’adozione di nuove strategie commerciali in Europa, il piano prevede un taglio del personale che coinvolge principalmente la sede centrale nella contea di Berkshire (Regno Unito) fino a estendersi in tutti gli altri mercati locali. Il risparmio ottenuto, che si aggirerebbe intorno a 1 miliardo di sterline, verrà poi riallocato «per fornire il servizio di qualità che i nostri clienti si aspettano».

Decisioni simili erano già state prese da Vodafone Italia in aprile, avviando una procedura di licenziamento collettivo per un totale di 1.003 addetti su quasi 6.000 lavoratori complessivi. Una scelta profondamente contestata dai sindacati di categoria, secondo cui il taglio non conseguirebbe a un esubero di posti di lavoro ma sarebbe «una risposta aziendale alla contrazione dei ricavi», mentre nel frattempo chiedono al Gruppo di attuare necessari interventi strutturali e sistemici accompagnati da «misure straordinarie del Governo».

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