Città

Urbane: il progetto Ue per rendere sostenibile l’ultimo miglio

Finanziato dalla Commissione Ue, attraverso il piano Horizon Europe, mira a ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 e del 30% il numero di furgoni circolanti nei centri città
Credit: Tom Fisk
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22 maggio 2023 Aggiornato alle 14:00

Un semaforo rosso che dura alcuni minuti, una svolta dove gli automobilisti sulla strada principale non danno immediatamente la precedenza, la congestione all’ora di punta sul corso principale o in qualche via stretta, poi la ricerca di un parcheggio.

In altre parole, il traffico, il fenomeno che caratterizza tutte le grandi città e rallenta gli spostamenti. Questo non vale soltanto per i pendolari e i cittadini, ma anche per i corrieri che devono consegnare dei pacchi nei centri urbani.

Secondo le stime, dalla logistica dipende un quarto dei gas serra dell’intero settore dei trasporti. Per questo, l’Unione europea ha annunciato un’iniziativa per agevolare la sua transizione verde nell’ultimo miglio.

Il suo nome è Urbane ed è finanziata, per 9 miliardi di euro, dalla Commissione Ue, attraverso il piano Horizon Europe, riservato alla ricerca e l’innovazione.

In totale, coinvolge da settembre 2022, fino a febbraio 2026, 39 partner in 12 dei 27 Paesi membri.

L’ambizione è «ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 e del 30% il numero di furgoni circolanti nei centri città», ha spiegato Marisa Meta, Eu project supervisor di Fit Consulting, tra i partner del progetto.

A questo scopo, Bruxelles vuole sfruttare le esperienze già presenti in alcune città, per esempio Milano, e renderle «replicabili e scalabili», con un beneficio sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico. L’italiana Bologna, la finlandese Helsinki, la greca Salonicco e la spagnola Valladolid sono i quattro centri dai quali è partita la sperimentazione. Diventeranno, durante i 42 mesi dell’iniziativa, dei veri e propri laboratori sul raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030.

L’amministrazione di Bologna lavora sulla sostenibilità della logistica dell’ultimo miglio dal 2018, quando ha lanciato il Puls (Piano urbano di logistica sostenibile). Con i fondi europei, vuole incentivare un cambio di mezzo, all’ingresso del centro urbano, ha spiegato Luca Bellinato, responsabile del progetto per il Comune. Nei parcheggi di tre punti della città (Porta Lame, Porta San Donato e Porta San Mamolo), saranno installati dei locker, cioè degli armadietti.

Ciascuno di essi conterrà 50 cellule, dove diversi vettori potranno lasciare le merci che devono consegnare. Le prime aziende a usufruire, dalla prossima estate, di questo sistema saranno Due Torri e Typ: il trasporto dai colli alla città avverrà attraverso cargo bike e carrozzine elettriche nelle prime ore della mattina.

A Helsinki invece si sta puntando sui veicoli a guida autonoma. Nel distretto di Kalasatama, ha spiegato Minna Torppa, direttrice del programma per la smart mobility al Forum Virium, l’innovation company controllata dalla municipalità scandinava, si realizzeranno a breve i primi test.

Sarà sperimentato un robot capace di trasportare carichi fino a 300 chilogrammi, da usare per le consegne da un negozio di materiali edili ai cantieri della città. Entro il 2024 saranno introdotti altri due esemplari. «Per centrare questi obiettivi – ha dichiarato Torppa - sono necessarie soluzioni innovative».

La seconda città più grande della Grecia, Salonicco, si affiderà a una partnership tra il settore pubblico e quello privato per testare nuove soluzioni tecnologiche e abbattere le emissioni di CO2. Il modello di business hub and spoke (composto da scali) sarà gestito da Acs Couriers, il principale operatore della penisola. Oltre allo snodo principale, prevede una serie di altri piccoli hub lungo il perimetro del centro storico. Lì sarà depositata la merce, in attesa di essere consegnata per le strade cittadine da veicoli elettrici, con unità modulari. Dopo il test di Salonicco, l’iniziativa dovrebbe diffondersi anche nel resto della Regione.

Invece Valladolid, da anni impegnata sul fronte della mobilità sostenibile e della riduzione del traffico, utilizzerà una flotta di bici alimentate a energia solare. Le aree di carico e scarico dei prodotti saranno invece controllate attraverso l’intelligenza artificiale.

«L’approccio è quello collaborativo ispirato al physical internet applicato alla distribuzione urbana delle merci e all’utilizzo di metodi di consegna innovativi per rendere il trasbordo flessibile, veloce e sostenibile, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale», ha concluso Marisa Meta, Eu project supervisor di Fit Consulting, tra i partner di Urbane.

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