Wiki

Che cos’è il piano genitoriale (e perché riguarda anche le vacanze)

Introdotto dalla Riforma Cartabia, è uno strumento pensato per mettere al primo posto le necessità dei figli di coppie separate. Ovvero, un accordo per la gestione delle attività dei bambini
Credit: Cottonbro studio

Quando una coppia con figli si separa, sia in caso di allontanamento consensuale che in contesti di rabbia e risentimento, è necessario trovare un accordo per la gestione delle attività quotidiane dei figli. La Riforma Cartabia ha introdotto uno strumento pensato per mettere al primo piano le necessità dei figli, in un’ottica di genitorialità condivisa: il piano genitoriale.

Ecco in cosa consiste, come deve essere redatto e perché è importante anche per vivere più serenamente le vacanze.

Che cos’è il piano genitoriale?

Il piano genitoriale è un documento che deve essere redatto dalle coppie che avviano un procedimento di separazione, divorzio o comunque un giudizio nel quale risulta coinvolto un minore. Si tratta di un documento che, spiega lo Studio Cataldi “indichi gli impegni e le attività quotidiane dei figli relativi all’istruzione, al percorso educativo, alle attività extrascolastiche, alle loro frequentazioni abituali e alle vacanze normalmente usufruite l’organizzazione delle attività genitoriali”.

Questo documento è stato introdotto dal d.lgs. n. 149/2022 (conosciuto come Riforma Cartabia), che all’articolo 473 - bis 12 c.p.c. al quarto comma prevede che, nel caso di procedimenti relativi ai minori, al ricorso debba essere allegato questo piano al fine di favorire una genitorialità condivisa e attenta alle necessità dei figli.

Come è fatto un piano genitoriale?

Il piano genitoriale non deve essere considerato una generica dichiarazione di intenti, ma deve contenere un’indicazione dettagliata di diverse voci che descrivano in modo preciso come si intenderà gestire la quotidianità dei figli.

Il contenuto “obbligatorio e indispensabile” del piano genitoriale è indicato dalla norma, che prevede che ciascuna delle parti rendiconti al Giudice gli impegni e le attività quotidiane dei figli relative a:

  • scuola,

  • percorso educativo,

  • attività extrascolastiche,

  • frequentazioni abituali,

  • vacanze normalmente godute

Alcuni tribunali hanno elaborato linee guida per aiutare i genitori nella stesura (sul sito de Il Sole 24 ore è disponibile un fac-simile che spiega nel dettaglio come deve essere compilato il documento, che è molto schematico).

Come spiega anche l’avvocata Sara Occhipinti sul sito Altalex, un piano genitoriale dovrebbe contenere appositi capitoli dedicati alle seguenti tematiche:

- istruzione (scelta della scuola pubblica o privata, del doposcuola, dell’educazione speciale e dell’istruzione a casa, delle attività extracurricolari con relativa ripartizione dei costi tra i genitori);

- salute (visite mediche, decisioni da assumere, operatori sanitari di riferimento, ripartizione delle spese mediche);

- religione (scelte sull’istruzione religiosa, e delle eventuali spese da sostenere);

- comunicazione (contatti telefonici, trasferimento delle informazioni rilevanti, contatto tramite internet, costi del cellulare, utilizzo di internet e controllo su programmi e accesso, comunicazioni);

- persone che si occupano del minore (nonni, babysitter etc);

- risoluzione delle controversie ed eventuale utilizzo della mediazione familiare;

- spostamenti del minore da un’abitazione all’altra;

- piano settimanale per le frequentazioni (con opportuno schema settimanale che regola il tempo trascorso con l’uno o con l’altro genitore);

- vacanze, giorni festivi, compleanni di famiglia e date significative;

- deduzioni fiscali e ripartizione tra i genitori.

Il piano può essere redatto congiuntamente o, in caso di mancato accordo, individualmente: in questo caso, ogni genitore consegnerà al giudice la propria versione, spiega l’avvocata Angela Manzi.

Cosa succede a chi non rispetta il piano genitoriale?

L’accettazione del documento vincola entrambi i genitori al rispetto di quanto stabilito. In caso contrario, il genitore inadempiente è punito, sulla base dell’art. 473-bis.39, con sanzioni che vanno dall’ammonimento per i casi meno gravi fino a una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza o per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento, oltre a una sanzione pecuniaria amministrativa da un minimo di euro 75,00 a un massimo di euro 5.000,00 a favore della Cassa delle ammende.

Cosa c’entra il piano genitoriale con le vacanze?

Quello delle vacanze è tasto spesso dolente per le coppie separate con figli. Tempi, luoghi, aspetto economico: sono molte le variabili che entrano in gioco. Sebbene sia sempre possibile affidarsi al Giudice, ci si può accordare anche senza ricorrere al tribunale. Come abbiamo visto, nel piano genitoriale devono essere inserite anche indicazioni dettagliate relative alle vacanze, così da prevenire eventuali scontri futuri.

Tra le informazioni da includere ci sono ovviamente la durata delle vacanze che spettano a ciascun genitore, oltre a una scadenza (solitamente si sceglie fine maggio) entro cui comunicare le date di partenza e rientro, la località scelta e se già disponibili indirizzo e contatti di reperibilità.

Per quanto riguarda le destinazioni, devono essere previsti specifici accordi riguardo ai viaggi all’estero ed eventuali restrizioni (ad esempio fino al raggiungimento di una certa età o escludendo alcune mete).

Altri aspetti che dovrebbero essere considerati sono quello economico (secondo la legge, il genitore che resta a casa non è tenuto a contribuire alle vacanze dei figli con l’ex partner e l’assegno mensile è dovuto anche nei casi in cui il genitore si occupi di tutti i bisogni del figlio per un intero mese di vacanza) e alla presenza di nuovi compagni o compagne di vita.

Leggi anche
Politica italiana
di Ilaria Marciano 4 min lettura
Intelligenza artificiale
di Chiara Manetti 4 min lettura