Economia

Le città spengono le luci per il caro bollette

Domani alle 20 gli edifici-simbolo di Roma, Milano, Bologna e altri centri italiani si oscureranno contro l’aumento dei prezzi energetici. Nonostante l’annuncio del maxi intervento di Mario Draghi
Il 10 febbraio alle 20 l'Anci invita i Comuni a non illuminare un edificio-simbolo della città.
Il 10 febbraio alle 20 l'Anci invita i Comuni a non illuminare un edificio-simbolo della città.
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9 febbraio 2022 Aggiornato alle 16:30

“Il Governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell’energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”. Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo a Genova, nel saluto alle istituzioni a Palazzo San Giorgio subito dopo la visita al porto.

L’annuncio di Draghi arriva all’indomani dell’iniziativa promossa dal presidente dell’Anci Antonio Decaro, che ha lanciato per giovedì una protesta simbolica in molti Comuni italiani. “Le risposte dal governo alle nostre richieste - dice Decaro - non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”.

“Speriamo - prosegue il presidente dell’Anci - che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini”.

“Anche Roma Capitale aderisce all’iniziativa promossa dall’Anci e dal Presidente Decaro contro il caro bollette” annuncia il sindaco Roberto Gualtieri. “Per questo le luci del Campidoglio verranno spente, simbolicamente, domani sera alle 20.00. Si tratta di un’iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. È un problema che va affrontato e sono certo che il Governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”.

Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana dichiara su Facebook: “La situazione è a dir poco preoccupante. Il problema dell’aumento del costo dell’energia riguarda tutti, nessuno escluso. Le nostre piccole, medie e grandi imprese rallentano la produzione denunciando rischi per i posti di lavoro di moltissime persone e pesanti aumenti nel carrello della spesa. L’Europa può e deve fare di più - abbandonando silenzi e ritardi - nel mettere a disposizione risorse o attuare una politica comune per contrastare il fenomeno. La Regione Lombardia da settimane sollecita il governo a intervenire non solo con ‘pannicelli caldi’, ma con azioni forti e decise”.

Sulle dichiarazioni di Draghi interviene anche il Codacons, ricordando che la produzione industriale registra un rallentamento a dicembre, con un decremento del -1% su base mensile che raggiunge il -4,8% per i beni di consumo durevoli. Un primo segnale negativo che rischia di aggravarsi nel corso del 2022. “L’industria italiana è riuscita nel 2021 a recuperare i valori pre-Covid, e questo è senza dubbio un dato molto positivo – afferma il presidente Carlo Rienzi – La situazione attuale, tuttavia, caratterizzata da una inflazione alle stelle e dai fortissimi rincari delle bollette di luce e gas, rischia di avere ripercussioni non solo sui consumi delle famiglie ma anche sulla salute della nostra industria, riportando indietro i livelli di produzione e vanificando la buona performance fatta registrare lo scorso anno”.

Il segretario nazionale Codacons Francesco Tanasi annuncia oggi di aver fondato, con i Consumatori Italiani, il “Movimento contro il caro bollette luce e gas” per promuovere iniziative legali, di sensibilizzazione e di protesta per bloccare insieme alla autorità giudiziaria, alla giustizia amministrativa e al parlamento i maxi-aumenti delle tariffe che, in base ai calcoli di varie organizzazioni, potrebbe costare alla collettività fino a 70 miliardi di euro a fine 2022.

Forti anche le preoccupazioni legate all’attuazione del Pnrr: “Il primo rapporto sull’attuazione del Pnrr dimostra che l’Italia sta cogliendo a pieno questa sfida strategica con uno spirito di forte condivisione e collaborazione, riuscendo a centrare gli obiettivi stabiliti” dice il rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia, Luca Menesini, nel suo intervento all’audizione sullo stato di attuazione del Pnrr in Commissione Bilancio della Camera. “Ma con l’avvio della fase attuativa delle missioni, nel pieno di una crisi sanitaria non ancora risolta e con uno scenario estremamente critico di politica internazionale, occorre immediatamente porre rimedio a quelle variabili impreviste che rischiano di compromettere il percorso che abbiamo davanti. Come stanno segnalando con forza Sindaci e Presidenti di Provincia, l’aumento dei costi energetici, che in media è del 30%, e l’aumento dei prezzi delle materie prime, in una tendenza costante che sta producendo perfino l’impossibilità a reperire materiali, sta facendo letteralmente saltare i quadri economici dei Piani di investimenti”. (AdnKronos)

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