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Isee: che cos’è e a cosa serve?

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17 aprile 2023 Aggiornato alle 09:30

L’Isee (Indicatore della situazione economica prevalente) altro non è che un indicatore necessario alla valutazione della situazione economica dei nuclei familiari che vogliono accedere alle diverse prestazioni e/o agevolazioni sociali, Bonus, Sostegno al Reddito, o prestazioni agevolate quali agevolazioni per il pagamento delle bollette delle varie utenze, come telefono fisso, energia elettrica, gas, ecc.)

Dobbiamo distinguere tra Isee e Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica): il primo è una certificazione, mentre la Dsu è il documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a certificare la situazione economica del nucleo familiare, per cui l’Isee altro non è che il risultato del “calcolo” che emerge dalla Dsu.

Quanti tipi di Isee esistono?

· Ordinario o standard per la finalità di cui sopra;

· Università per il diritto allo studio universitario;

· Sociosanitario, finalizzato a quelle prestazioni per cui si può scegliere un nucleo familiare più ristretto;

· Sociosanitario-residenze, per le prestazioni socio-sanitarie residenziali in cui si può scegliere un nucleo familiare più ristretto, con differenze di calcolo, tenendo conto della situazione economica dei figli non inclusi nel nucleo familiare;

· Con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, per minori e/o studenti i cui genitori non sono sposati e non convivono;

· Corrente, si tratta di aggiornamento dell’Isee che già è stato rilasciato e calcolato in seguito a significative variazioni reddituali o patrimoniali ovvero variazioni della situazione lavorativa o interruzione di trattamenti di almeno un componente del nucleo.

Come può essere fatta la Dsu? La si può fare autonomamente entrando con lo Spid (oppure Cns, Cie o Cns) sul sito dell’Inps e andando al servizio messo a disposizione dove già esiste una bozza precompilata oppure dove può essere calcolata, oppure, come avviene nella maggior parte dei casi ci si reca presso un Professionista abilitato ai Servizi Caf o direttamente al Caf.

Quali documenti occorrono per ottenere l’Isee e calcolare la Dsu 2023 (i dati necessari riguardano i redditi 2021)?

· Dati anagrafici del richiedente, oltre codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare ed eventualmente del coniuge non residente e del figlio a carico non convivente esclusivamente se il figlio non è coniugato o se non ha figli o se di età inferiore a 26 anni. Contratto di affitto registrato (nel caso di residenza in locazione al momento della sottoscrizione della Dsu),

· Documentazione reddituale: Modello 730 e/o Modello Redditi 2022 (redditi 2021) e per i dipendenti/pensionati modello Cu 2022 (redditi 2021); certificazioni relative a redditi esenti da imposta o assoggettati a imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta; altra documentazione attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche ivi compreso somme percepite da enti musicali, filodrammatiche e similari; dichiarazione Irap per imprenditori agricoli; valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria al 31/12/ 2021; eventuale sentenza di separazione o divorzio con l’indicazione dell’eventuale assegno di mantenimento per i figli,

· Documentazione del patrimonio: documentazione attestante il valore del patrimonio mobiliare (depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, Bot, Cct, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare) anche detenuto all’estero; tipologia (esempio: conto, conto deposito, deposito vincolato, ecc.) e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali; saldo e giacenza media annua riferita a depositi bancari e/o postali (estratti conto trimestrali e/o mensili); per lavoratori autonomi e società: patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti; certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili). Valore Ivie dell’immobili detenuti all’estero; atto notarile di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali); certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà; certificazione inerente altra attività finanziaria posseduta al 31 dicembre 2021,

· Documenti relativi ad autoveicoli e imbarcazioni: targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto,

· Documenti in presenza di soggetti con disabilità: certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio) ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della Dsu) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della Dsu).

Una novità a partire dal 1 Luglio 2023 è quella relativa a quanto introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 e che riguarda la possibilità di accedere alla Dsu in modalità precompilata, fermo restando la possibilità per il cittadino di presentarla in modalità ordinaria.

Infatti con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme all’Inps, all’Agenzia delle Entrate e al Garante per la Protezione dei dati personali tutte le semplificazioni servono a mettere in condizione il cittadino di poter accedere alla propria Dsu in modalità telematica sul sito dell’Inps con i dati precaricati.

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