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Elezioni Usa: Trump è ancora il candidato repubblicano preferito

Biden ribadisce di volersi ricandidare alla presidenza degli Stati Uniti il prossimo anno e il tycoon ha già dato il via alla propria campagna elettorale
Credit: EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH
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12 aprile 2023 Aggiornato alle 14:12

Lunedì 10 aprile, Joe Biden ha detto che ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni americane del 2024 alle telecamere del programma Today della Nbc.

Non è la prima volta: lo aveva già comunicato lo scorso anno a un altro conduttore della stessa emittente televisiva, Al Sharpton, durante una conversazione privata alla Casa Bianca. Biden è attualmente il Presidente degli Stati Uniti più anziano della storia.

Se vincesse la rielezione, avrebbe 86 anni alla fine del suo secondo mandato. Nonostante la volontà espressa dal Presidente americano, secondo un recente sondaggio della Cnn, solo un terzo degli americani afferma che meriti di essere rieletto.

Il sondaggio è stato condotto nel mese di marzo ed è stato completato prima che i procuratori di New York votassero per incriminare l’ex Presidente Donald Trump la scorsa settimana. Pertanto, dice la Cnn, il sondaggio “non può riflettere alcun cambiamento nell’opinione pubblica dopo che la notizia di quel voto è stata rivelata”.

I problemi dell’amministrazione Biden, dicono gli americani intervistati, riguardano soprattutto la gestione dell’immigrazione, dell’economia e la politica sulle armi.

Ma mentre il 32% degli americani sottoposti al sondaggio afferma che Biden debba essere rieletto - in calo di 5 punti percentuali da dicembre 2022 -, il sostegno nei confronti di Donald Trump da parte degli elettori repubblicani è cresciuto.

Nei due giorni successivi all’incriminazione di Trump da parte dei procuratori di New York, Reuters e Ipsos hanno condotto un sondaggio sull’opinione degli elettori americani e i risultati sono apparentemente sorprendenti.

Il sondaggio ha rilevato che circa la metà degli americani - il 49% - ritiene giusto che i procuratori perseguano il primo caso penale contro un ex Presidente degli Stati Uniti. In particolare, il 73% degli americani dice di credere che Trump abbia pagato le attrici Stormy Daniels e Karen McDougal per tacere sulle sue presunte relazioni extraconiugali. Tra questi, il 55% vota per il partito repubblicano.

Allo stesso tempo, circa il 40% dei repubblicani ha dichiarato che l’incriminazione li ha resi più propensi a votare per Trump nel 2024, mentre il 12% ha detto il contrario. Per un altro 38%, il caso non ha avuto alcun impatto sulle loro preferenze.

Trump è inoltre in testa alla corsa per la nomination repubblicana, con il 58% dei repubblicani che dicono che è il loro candidato preferito. Si tratta di un aumento rispetto al 48% di un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato lunedì 3 aprile, il giorno prima del processo. Dopo aver annunciato che si sarebbe ricandidato come presidente degli Stati Uniti a novembre 2022, a fine gennaio Trump ha tenuto i primi due comizi dedicati alle elezioni presidenziali nel New Hampshire e nel South Carolina, due degli Stati a voto anticipato.

Tra le proposte annunciate, c’è un piano quadriennale per eliminare tutte le importazioni dalla Cina e rendere gli Usa totalmente indipendenti dal commercio con Pechino. Trump ha anche promesso di costruire uno scudo di difesa missilistica nazionale contro la minaccia nucleare, di investire nello sviluppo di una nuova industria dei trasporti americana basata su auto volanti e bonus economici per favorire le nascite.

Biden, pur non essendosi ancora ricandidato ufficialmente, a marzo ha presentato il progetto di spesa della Casa Bianca per il 2024 con le caratteristiche di un programma elettorale.

Si tratta di una proposta di budget da quasi 6,900 miliardi di dollari a sostegno soprattutto di spese sociali e militari. La proposta comprende, tra gli investimenti principali, 300 miliardi per il college di base gratuito, 400 miliardi per servizi di assistenza all’infanzia, 150 miliardi per l’assistenza agli anziani, 400 per espandere i servizi sanitari e 325 per garantire le assenze pagate ai lavoratori. Nel piano di spesa è prevista anche un’aliquota fiscale di almeno il 25% per tassare i miliardari americani, oltre a un incremento delle imposte per tutti coloro che guadagnano più di 400.000 dollari l’anno.

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