Ambiente

È o non è la mitica nave di James Cook?

Australiani e americani cercavano la leggendaria Endeavour da più di 20 anni. Per il direttore dell’Australian National Maritime Museum, il relitto è stato individuato al largo del Rhode Island, ma gli statunitensi non sono d’accordo
Tempo di lettura 2 min lettura
7 febbraio 2022 Aggiornato alle 09:00

Quella individuata nelle profondità oceaniche al largo di Rhode Island è o non è la nave del leggendario capitano James Cook? È una diatriba che divide esploratori e archeologi. Un gruppo di ricercatori australiani nelle ultime ore ha annunciato il ritrovamento, negli Stati Uniti, del relitto della nave Endeavour che affondò più di 200 anni fa.

L’imbarcazione dell’esploratore britannico, noto per il primo contatto europeo con le coste dell’Australia e le Hawaii e la prima circumnavigazione ufficiale della Nuova Zelanda, fu quella con cui Cook portò a termine alcune le sue più grandi imprese. Successivamente la nave oceanografica fu venduta a privati e affondò nel 1778 nella baia di Narragansett al largo del Rhode Island durante la guerra di indipendenza americana.

Da 22 anni una missione con partnership australiana e statunitense era alla ricerca del relitto. Adesso gli australiani si dicono convinti che i resti della nave (appena il 15% si stima) trovati nel sito oggi chiamato RI 2394 siano proprio quelli della Hms Endeavour, ma gli americani parlano di annuncio prematuro. Due diversi punti di vista che hanno portato alla rottura dell’intesa.

Nonostante ciò, Kevin Sumption, direttore dell’Australian National Maritime Museum, spiega che «dal 1999 indaghiamo su diversi relitti del 18esimo secolo in un’area di due miglia quadrate (3,7 km quadrati) in cui crediamo che l’Endeavour sia affondata. Siamo convinti di averla trovata sulla base dei documenti d’archivio e delle testimonianze archeologiche. E sono soddisfatto che questo sia l’ultimo luogo di riposo di una delle navi più importanti della storia marittima australiana. Gli ultimi pezzi del puzzle dovevano essere confermati prima che mi sentissi in grado di fare questo annuncio». A convincere gli australiani sono anche la lunghezza dello scafo, i dettagli strutturali e la forma della nave.

Per Sumption «è un momento storico importante, poiché il ruolo di questa nave nell’esplorazione, nell’astronomia e nella scienza riguarda non solo all’Australia, ma anche Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti».

Per il Rhode Island Marine Archaeology Project (Rimap) invece l’affermazione che l’Endeavour sia stata identificata è una violazione del contratto e si tratta di un annuncio prematuro. Gli statunitensi sostengono infatti che siano necessari altri accertamenti prima di esserne certi.

Secondo gli esperti della Endeavour, poi ribattezzata Lord Sandwich dopo essere stata acquistata da privati, oggi nelle profondità dell’oceano ne rimane comunque solo il 15%. Comunque vada – se confermato essere proprio quello il relitto che gli archeologi cercavano da più di 20 anni - a breve dovranno iniziare i lavori per poterlo proteggere e preservare.