Futuro

Facebook diventa maggiorenne, ma non cresce più

A 18 anni dalla fondazione del social media più famoso al mondo, crollano le azioni e diminuiscono gli utenti. Cosa succede al gioiello di Mark Zuckerberg, oggi ribattezzato Meta?
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4 febbraio 2022 Aggiornato alle 13:03

Niente torta e candeline a Menlo Park, in California, e festa sobria per Facebook, il social network che 18 anni fa entrava nelle nostre vite rivoluzionandole.

Anche se è a Harvard, a Boston, che ebbe inizio tutto: il 4 febbraio 2004, lo studente di informatica Mark Zuckerberg insieme a Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, lanciavano “Thefacebook”, all’indirizzo thefacebook.com, un sito internet dove era possibile connettersi tra studenti. La piattaforma è stata poi aperta anche ad altre università della zona di Boston, le cosiddette Ivy League, gli atenei più prestigiosi del Paese, e la Stanford University.

La scalata di Facebook – la società dal 28 ottobre 2021 si chiama Meta Platforms, Inc. - è senza precedenti: all’inizio del 2010 l’azienda è stata valutata 14 miliardi di dollari, nel novembre 2010, secondo la piattaforma di scambio di titoli SecondMarket, Inc., una compravendita privata di azioni Facebook ne stimava il valore totale in 41 miliardi di dollari, terzo in ordine di grandezza tra i siti internet dopo Google e Amazon. E solo un anno dopo, Goldman Sachs ha investito in Facebook 450 milioni di dollari, stimando il valore totale in 50 miliardi di dollari.

In questi anni non sono mancate le critiche, i processi legali, le controversie, dalla presunta idea rubata da Zuckerberg ad altri studenti, che gli costò una causa da 600 milioni di dollari indetta contro di lui, ai problemi legati alla privacy e lo scandalo Cambridge Analytica (la denuncia di una raccolta di dati di circa 87 milioni di utenti del social che sono stati venduti da un proprietario di una app “thisisyoudigitallife” alla società Cambridge Analytica). Eppure, Facebook ha rivoluzionato le nostre vite online, la socialità, le connessioni, implementando sempre di più le tecnologie, raggiungendo miliardi di persone in tutto il mondo (oggi è disponibile in 11 lingue). Secondo Semrush, grazie ai dati dello strumento Analisi Traffico sui 100 siti web più visitati in Italia, nell’estate del 2021, Facebook era al terzo posto dopo Google e Wikipedia con un tempo medio di 22 minuti sulla piattaforma e 421 milioni di traffico mensile.

Ma allora perché niente grande festa? Solo ieri 3 febbraio le azioni di Meta sono crollate di più del 25% con una perdita di oltre 200 miliardi di dollari della sua capitalizzazione, una delle perdite maggiori nella storia della Borsa di New York. A gennaio 2022, secondo Forbes, con un patrimonio stimato di 117 miliardi di dollari, Zuckerberg è comunque il 7° uomo più ricco del mondo.

Nessuna preoccupazione quindi per il papà del social network? Niente affatto: problemi per Meta anche sull’utile netto, in calo dell’8% a 10,29 miliardi di dollari, e previsioni al di sotto delle attese per il trimestre in corso. Per la prima volta nei suoi 18 anni di storia, diminuisce anche il numero di utenti giornalieri: 1 miliardo e 929 milioni a fine dicembre rispetto a 1 miliardo e 930 milioni dei 3 mesi precedenti, per un calo di circa 1 milione.

«Le persone hanno molte scelte su come vogliono trascorrere il loro tempo e app come TikTok stanno crescendo rapidamente» ha detto Zuckeberg, che ora punta tutto sul metaverso, l’universo parallelo dove potremmo lavorare e interagire con degli occhiali di realtà aumentata, considerato nella Silicon Valley il futuro di Internet.

Chissà come andrà. Intanto, auguri maggiorenne!

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