Ambiente

Siccità: arriva il commissario per l’emergenza idrica

Rimarrà in carica fino al 31 dicembre e potrà agire sulle aree territoriali a rischio e sbloccare interventi di breve periodo
La confluenza tra fiume Po e Ticino presso il Ponte della Becca (PV), nel marzo 2017.
La confluenza tra fiume Po e Ticino presso il Ponte della Becca (PV), nel marzo 2017. Credit: ANSA/COLDIRETTI 
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21 marzo 2023 Aggiornato alle 19:00

Oggi si è tenuta a Palazzo Chigi la Cabina di regia sulla crisi idrica presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Roberto Calderoli, il viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli.

Durante l’incontro è stato deciso di istituire un commissario nazionale per la crisi idrica fino al 31 dicembre 2023 e con un incarico rinnovabile, oltre che una Cabina di regia per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo.

In particolare, spiega Palazzo Chigi in una nota, il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo (come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra Regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale).

E, mentre sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva, l’Italia si prepara alla Giornata mondiale dell’acqua.

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