Città

Welcome to SnailBrook, la città - azienda di Musk

Secondo il Wall Street Journal, il magnate avrebbe acquistato 14,16 km quadrati di terreno in Texas, per costruire 110 case dove far vivere i propri dipendenti
Credit: Miguel Roberts / The Brownsville Herald via AP, File. 
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20 marzo 2023 Aggiornato alle 11:50

Fondatore, Ceo e direttore tecnico di Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX); co-fondatore, Ceo e Product architect di Tesla e co-fondatore e Ceo di Neuralink; presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company, co-fondatore di PayPal e OpenAI e proprietario del social network Twitter e della costellazione di satelliti Starlink; secondo uomo più ricco del mondo nel 2022 per la rivista Forbes e tra le 75 persone più influenti del XXI secolo per Esquire. In due parole: Elon Musk.

Già solo il nome potrebbe essere, a questo punto, una garanzia. Ma se pensi che tutto questo sia abbastanza per un uomo eclettico e visionario come lui, allora devi ricrederti. La sua ambizione spropositata lo spinge spesso a credere in progetti che vanno oltre l’immaginazione umana. E questa volta lo ha spinto fino alla città di SnailBrook.

Se non sai di cosa parliamo, è comprensibile. Per trovare risposta alla tua curiosità, però, non ti servirà cercare questo nome sul mappamondo, perché non lo troveresti in nessuno Stato, e neanche Google Maps sarebbe in grado di localizzarlo al momento. SnailBrook, infatti, non esiste ancora ma, secondo il Wall Street Journal, ci sarebbero documenti ufficiali e registri fondiari che attestano che, tramite alcune sue società, Musk avrebbe già acquistato un ampio terreno di 14,16 km quadrati (4 volte Central Park, per intenderci) in Texas, precisamente a Bastrop County, nello Stato americano dove regole e tasse sono meno stringenti e la burocrazia è meno opprimente che altrove. Dove il magnate potrà sentirsi libero di operare quasi in totale libertà, insomma.

L’area acquistata sarebbe destinata a diventare il quartier generale di The SpaceX e The Boring Company, uno spazio dove tutti i dipendenti delle aziende potranno trasferirsi per vivere, dormire e lavorare. L’obiettivo? Agevolare, almeno idealmente, un equilibrio tra vita privata e professionale.

Lì dove non è riuscito Henry Ford con la sua Fordlândia, riuscirà Elon Musk con SnailBrook? Per il proprietario della casa automobilistica, la costruzione di una città per i suoi lavoratori (con tanto di ospedale, campo da golf e cimitero) fu un grande fallimento. Ora sembra che, con la speranza di un finale migliore, Musk stia seguendo le sue orme.

Infatti, sempre secondo il Wall Street Journal, esistono alcuni documenti del tribunale dei commissari della contea di Bastrop, depositati a gennaio, in cui è segnalato il progetto di costruzione di 110 case destinate ai dipendenti delle aziende di Musk: si tratta di bilocali o trilocali il cui canone mensile si aggirerà intorno agli 800 dollari mensili. Un affitto più che conveniente se si pensa che la retta mensile media della zona è di oltre 2.000 dollari!

Stando alle prime informazioni rese note, all’ingresso della città sarà costruito un grande arco in ferro (in perfetto stile saloon) con la scritta SnailBrook; le strade avranno nomi come Boring Boulevard, Waterjet Way e Cutterhead Crossing e saranno video sorvegliate in ogni angolo. La cittadina, poi, sarà gestita da un consiglio comunale e da un sindaco eletto e sarà dotata di piscine, parchi, centri sportivi e anche un istituto montessoriano in grado di ospitare classi da almeno 15 studenti, figli dei dipendenti delle aziende di Musk che popoleranno l’area. Tutti gli abitanti saranno, probabilmente, costretti a firmare un patto di riservatezza per non raccontare come si vive e cosa accade all’interno della città e, se licenziati, avranno fino a 30 giorni per lasciare l’appartamento a SnailBrook.

A oggi, la legge vigente in Texas prevede che un’area possa considerarsi effettivamente una città ed essere quindi registrata se conta almeno 201 residenti iscritti e ottiene l’approvazione del giudice di contea. Ma per la città di Musk, al momento, non è stata depositata nessuna iscrizione alle autorità statali, nonostante circolino voci riguardo prime proposte di trasferimento già anticipate a qualche dipendente di The SpaceX, Tesla e The Boring Company.

Non è escluso che il magnate stia cercando di mantenere il segreto il più a lungo possibile, per svelare tutto a giochi fatti ed evitare così contenziosi e polemiche. Che si concretizzi o meno, l’idea è creare una vera e propria “città aziendale”, in cui lavoro e velocità saranno le parole d’ordine: un affitto relativamente basso e tanti comfort, in cambio di una vita sotto un controllo costante e all’insegna della produttività.

Probabilmente sarà questo l’obiettivo di Musk: uno stakanovismo moderno, in grado di rendere le persone incapaci di distinguere tra vita privata e lavoro, e che impedirà ai dipendenti di “staccare la spina”. Una perdita d’essenza dell’essere umano, impercettibile ma incessante, che rischia di rendere schiavi e non più lavoratori delle grandi società del multimiliardario.

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