Ambiente

Paesi Bassi: boom del movimento cittadino-contadino

Nato per opporsi alle misure anti-inquinamento, alle elezioni locali il BoerBurgerBeweging ha fatto il pieno di voti. Ora ha 15 dei 75 seggi al Senato, più di quelli del partito liberale del Primo ministro Mark Rutte
Credit: EPA/ROB ENGELAAR.
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17 marzo 2023 Aggiornato alle 14:00

La sorpresa nelle elezioni locali olandesi per eleggere il nuovo Senato ha tre lettere: BBB, BoerBurgerBeweging, il Movimento contadino-cittadino, che irrompe nel panorama politico con un successo inaspettato.

La media dei voti nelle varie province è del 19 per cento, con vette anche del 33,5 per cento, che garantiscono al partito di protesta 15 dei 75 seggi al Senato. Più del partito liberale Vvd del primo ministro Mark Rutte (fermatosi a dieci seggi, contro i dodici delle ultime elezioni), in contrapposizione alle cui politiche è nato proprio il movimento contadino.

Il partito dei contadini è stato fondato, infatti, nel 2019, per iniziativa di Caroline van der Plas, giornalista ed ex deputata del partito democristiano Cda, uscita dal partito in protesta con una linea considerata troppo distante dalle vere esigenze degli agricoltori.

La scelta è stata soffiare sul fuoco delle polemiche innescate dalle misure anti-inquinamento disposte dall’esecutivo olandese. I contadini olandesi a più riprese si sono opposti al taglio delle emissioni degli allevamenti, disposto da Rutte nell’intento di rispettare i parametri europei.

Da qui l’occupazione delle strade con i trattori, portata avanti da agricoltori e allevatori negli scorsi mesi nel tentativo di bloccare il piano con cui il governo ha minacciato di smantellare allevamenti intensivi e fattorie, per ridurre le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca. Sostanze inquinanti e climalteranti, prodotte dall’uso eccesivo di fertilizzanti e da urina e feci degli animali. Misura che mette a rischio chiusura migliaia di aziende e fattorie, che si trovano davanti al bivio della riconversione delle attività in linea con le misure dell’esecutivo o la chiusura dei battenti.

La scelta di capeggiare le proteste e catalizzare lo scontento popolare ha premiato, dunque, il movimento contadino, che ha criticato aspramente le scelte del governo, frutto anche di alcune pronunce giudiziarie favorevoli ai movimenti ambientalisti. A seguito dei ricorsi vinti si è paralizzata anche l’edilizia dei Paesi Bassi: la concessione di nuovi permessi a costruire, infatti, è stata subordinata al varo di riforme governative per ridurre le emissioni. Anche questo ha alimentato le proteste, diventando materiale di campagna elettorale.

L’irruzione del movimento contadino-cittadino nel panorama politico olandese – tanto più inaspettata se si considera che sinora aveva ottenuto appena un seggio in parlamento alle elezioni del 2021 segna, dunque, uno scarto rilevante, ponendo il movimento di protesta in una posizione privilegiata e accreditandolo quale interlocutore necessario per le politiche di riforma.

«Oggi le persone hanno dimostrato di non poter più restare a casa. Non possono più ignorarci», è stato il commento della leader del movimento, stupita essa stessa del risultato raggiunto. Non nasconde l’amarezza, invece, il primo ministro Rutte, pur assicurando che, nonostante i risultati elettorali, «il governo rimarrà stabile nei prossimi anni».

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