Ambiente

Terna: l’hub energetico del Mediterraneo sarà l’Italia

Presentata la pianificazione a medio e lungo termine dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Oltre 21 miliardi nel Piano di sviluppo decennale, il 17% in più di quello precedente
Credit: Julian Stratenschulte/Dpa
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17 marzo 2023 Aggiornato alle 07:00

È stato presentato il piano di sviluppo decennale di Terna, la pianificazione a medio e lungo termine dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Sul piatto, investimenti per 21 miliardi di euro - oltre 30 miliardi se si considerano le spese relative all’intera vita delle opere strategiche presenti nel piano – per un programma che, come spiegato dall’Amministratore delegato, Stefano Donnarumma, punta a fare dell’Italia «l’hub energetico del Mediterraneo».

Le ambizioni stanno tutte nei numeri – sul versante degli investimenti il programma del 2023 supera del 17% il piano precedente – ma anche negli obiettivi illustrati dai vertici aziendali, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente dell’Arera, Stefano Besseghini. Tra questi, spiegano da Terna, «la creazione di una rete in grado di sostenere la progressiva decarbonizzazione e una sempre maggiore integrazione delle rinnovabili, garantendo al tempo stesso efficienza e sicurezza degli approvvigionamenti».

Dunque la pianificazione dello sviluppo della rete elettrica – la più ambiziosa di sempre, a parere dei vertici dell’azienda - tiene conto anche degli obiettivi europei del pacchetto Fit-for-55 (che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990), e punta a favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale.

Sul piano dei contenuti, grande attenzione per la rete Hypergrid, definita la novità principale. Si tratta di una rete che sfrutterà la trasmissione dell’energia in corrente continua, con la pianificazione di cinque nuove dorsali elettriche per un valore di 11 miliardi di euro. I dettagli dell’operazione li fornisce la stessa Terna. «Con Hypergrid – spiegano – si realizzerà un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali est e ovest del Paese, fino alle regioni del Sud e le isole, accompagnata da nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV. In questo modo aumenteranno le prestazioni di queste linee, riducendo al minimo il loro impatto ambientale, e trasferendo sempre più potenza generata da rinnovabili nel Sud verso le zone di carico del Nord».

Con questo progetto, precisano da Terna, si raddoppierà la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW e lo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirà di minimizzare il consumo di suolo e l’impatto sul territorio.

Il numero dei progetti infrastrutturali presenti nel piano supera i 30 e segue quattro direttrici, le linee d’azione, che vanno dall’incremento della capacità di scambio tra zone di mercato, attraverso lo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative, alla valorizzazione di sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, sino all’abilitazione delle rinnovabili e all’incremento della resilienza della rete.

Una rete che, come spiegato dall’Ad di Terna, punta a «abbracciare l’intero Paese», ruotando attorno alle cinque dorsali della rete Hypergrid: l’elettrodotto Milano-Montalto (dorsale da 400 chilometri tra Lazio e Lombardia), il Central Link (sull’asse Umbria-Toscana,), la dorsale sarda, con il collegamento sottomarino tra Sassari e Viterbo e Sapei 2, una dorsale di 500 km lungo la Sardegna, la dorsale ionica-tirrenica tra Sicilia ionica e Lazio e, infine, la dorsale adriatica che collegherà la Puglia e l’Emilia Romagna.

Non manca l’attenzione allo sviluppo di interconnessioni con l’estero, con un investimento complessivo di circa due miliardi. Anzitutto il progetto di connessione con la Tunisia. «Intervento di rilevanza strategica che garantirà – spiegano da Terna - l’ottimizzazione delle risorse energetiche tra l’Europa e il Nord Africa».

In aggiunta, nel secondo semestre del 2023, Terna avvierà la consultazione pubblica per il nuovo cavo sottomarino con la Grecia, 200 km di lunghezza e 500 MW, che raddoppierà la capacità di scambio tra i due Paesi, per cui s’investiranno 750 milioni di euro.

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