OpenAI, cosa sappiamo di GPT-4

Ieri la società OpenAI ha finalmente annunciato GPT-4, la versione più avanzata dell’intelligenza artificiale alla base del bot di conversazione ChatGPT, sviluppato dalla stessa azienda con sede a San Francisco e di recente implementato da Microsoft nel motore di ricerca Bing.
La società la definisce “l’ultima pietra miliare nello sforzo di OpenAI per aumentare il deep learning”, e afferma che il nuovo software è “più creativo e collaborativo” nella capacità del linguaggio di “generare, modificare e interagire con gli utenti su attività di scrittura creativa e tecnica, come comporre canzoni, scrivere sceneggiature o apprendere lo stile di scrittura di un utente”.
GPT-4 può inoltre accettare immagini come input e generare didascalie, classificazioni e analisi. Per quanto riguarda il testo, il nuovo modello, che per la possibilità di ricevere input diversi viene definito “multimodale”, è in grado di gestire oltre 25.000 parole di testo per la creazione di “contenuti lunghi, conversazioni estese e ricerca e analisi di documenti”.
Rispetto al suo predecessore, GPT-4 ha l’82% in meno di probabilità di rispondere alle richieste di contenuti non consentiti e il 40% in più di probabilità di produrre risposte fattuali, mostrandosi in generale come un modello più preciso e con migliori capacità di ragionamento.
“In una conversazione casuale, la distinzione tra GPT-3.5 e GPT-4 può essere sottile – ha spiegato la società in una nota – La differenza emerge quando la complessità dell’attività raggiunge una soglia sufficiente”.
Nell’eseguire una simulazione dell’esame da avvocato richiesto ai laureati in giurisprudenza degli Stati Uniti, il software ha ottenuto un punteggio di circa il 10% più alto dei partecipanti al test, mentre GPT-3.5 si era classificato con un valore intorno al 10% più basso.
“Sebbene meno capace degli umani in molti scenari del mondo reale, mostra prestazioni a livello umano su vari benchmark professionali e accademici”, sostiene OpenAI. La società ci tiene tuttavia a precisare che GPT-4 “ha ancora molti limiti noti ai quali stiamo lavorando, come pregiudizi sociali, allucinazioni e suggerimenti contraddittori”.
Al momento il modello è disponibile solo per gli iscritti all’abbonamento mensile a pagamento ChatGPT plus, ma in futuro OpenAI conta di offrire “una certa quantità di query GPT-4 gratuite in modo che anche chi non ha un abbonamento possa provarlo”. È inoltre possibile iscriversi alla lista d’attesa per utilizzarlo come interfaccia di programmazione (API).
OpenAI dichiara anche di aver già collaborato con diverse aziende per integrare GPT-4 con i loro prodotti. Tra queste Duolinguo, Be My Eyes, Stripe, Morgan Stanley, Khan Academy e Government of Iceland.

