Ambiente

Nucleare di quarta generazione: c’è l’intesa tra Newcleo ed Enel

Le due società hanno siglato un accordo per lavorare a “una fonte di energia sicura e stabile”: i nuovi reattori utilizzeranno come combustibile le scorie radioattive esistenti e saranno più piccoli e affidabili
Credit: NGSOFT IT
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16 marzo 2023 Aggiornato alle 12:15

La società torinese Newcleo e Enel provano a rivoluzionare il mondo dell’energia nucleare. Le due società hanno firmato un Accordo di Cooperazione per lavorare a dei reattori di “quarta generazione”, che riescano a fornire “una fonte di energia sicura e stabile”. La vera novità sono però gli esperimenti per riutilizzare le scorie radioattive come combustibili, in modo da ridurre la necessità di estrarre uranio dal sottosuolo e la dispersione del plutonio nell’ambiente.

Nata nel 2021 dall’idea di tre fisici, Stefano Buono, Elisabeth Rizzotti e Luciano Cinotti, Newcleo ha circa 200 ingegneri tra l’Italia, la Francia e il Regno Unito. Sono però destinati a diventare 500 con lo sviluppo dei progetti che legano il nucleare alla transizione ecologica. Dalla sua fondazione ha raccolto circa 400 milioni di finanziamenti, principalmente da privati.

Enel, che sarà il primo investitore nell’impianto numero 1 – costruito fuori dall’Italia – invece può mettere a disposizione dell’azienda la sua esperienza. Da anni gestisce centrali nucleari per 3,3 Gigawatt in Spagna e detiene circa il 33% nella società slovacca Slovenské elektrárne. La società slovacca ha collegato alla rete il primo dei due generatori a turbina dell’unità 3 della centrale nucleare di Mochovce. Quella nel villaggio è il secondo impianto di nuova costruzione autorizzato a rifornire la rete elettrica in Europa negli ultimi 15 anni.

La prima fase della collaborazione con Enel sarà la progettazione di un mini reattore - Lead Fast Reactor – da 30 Megawatt in Francia entro il 2030. Questo permetterà di testare tutte le tecnologie innovative del sistema Newcleo, prima della realizzazione di un’unità commerciale da 200 Megawatt nel Regno Unito nel 2032.

In particolare, si studierà il funzionamento del Mox, Mixed uranium/plutonium Oxide, un combustibile derivante dalle scorie nucleari già esistenti. Lo scopo è creare impianti energetici stabili e sicuri. Il nucleare, secondo gli ingegneri dell’azienda torinese, produce energia di giorno e di notte con rare interruzioni, solo per il rifornimento dell’alimentazione.

Poi, il nuovo modello utilizza il piombo nei sistemi di raffreddamento. In caso di malfunzionamenti, il materiale, che funziona a pressione atmosferica, riesce a creare una sorta di sarcofago nel reattore che argina le reazioni di fissione incontrollata, spiegano da Newcleo. Inoltre, “la tecnologia permette di produrre come rifiuto derivante dal processo di produzione di energia, fino a un Gigawatt elettrico all’anno, soltanto 900 chilogrammi di scorie di più bassa pericolosità, pari a circa un metro cubo”, spiega Buono in un comunicato stampa.

Per capirci, le scorie del nuovo reattore, almeno nelle speranze degli ingegneri, dovrebbero avere una radioattività di poco superiore a quella di una radiografia o dei materiali utilizzati nella medicina nucleare.

I nuovi impianti di Newcleo saranno più piccoli della media, in modo da essere costruiti più velocemente e con investimenti minori. Una delle critiche che si fa ai reattori nucleari, infatti, sono i grandi costi di produzioni e i lunghi tempi di realizzazioni, spesso incompatibili con la marcia serrata della crisi climatica.

Prima del reattore in Francia, l’azienda torinese vuole svilupparne uno sperimentale “non nucleare, ma elettrico” in Italia, vicino a Bologna, entro il 2026, in collaborazione con Enea, per verificare i dati su affidabilità e sicurezza del sistema.

Poi subentrerà Enel. “L’innovazione è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie in grado di garantire energia pulita, affidabile, accessibile e il più possibile indipendente da fattori geopolitici. Per questo motivo, continuiamo a esplorare qualsiasi area del mix energetico” ha dichiarato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace. “Siamo impazienti di accompagnare Newcleo nel suo sfidante e promettente percorso per fornire elettricità a emissioni zero in modo sicuro, economico e sostenibile”.

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