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Le donne camminano insieme (letteralmente)

Questa volta non si tratta solo di una metafora, ma di quello che accade in molte città statunitensi – e non solo – grazie al progetto City Girls Who Walk
Credit: Ekky Wicaksono
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
14 marzo 2023 Aggiornato alle 13:00

Bello l’online ma meglio l’offline. Potrebbe riassumersi così l’idea alla base di un’iniziativa il cui successo, in epoca digitale, era tutt’altro che scontato.

Running e walking a New York forse più che altrove sono attività molto diffuse, così come lo sono club che riuniscono persone con le stesse passioni in cerca di nuove amicizie e incontri extra lavoro organizzati per chiacchierare in ambienti informali e cercare così di fare rete e dar vita a nuovi progetti.

Era solo questione di tempo quindi perché qualcuno unisse le due cose, soprattutto in un’epoca in cui queste attività sono spesso svolte tramite una connessione internet e raramente dal vivo. A farlo ci ha pensato la ventinovenne personal trainer Brianna Joye Kohn, ideatrice di City Girls Who Walk.

Come suggerisce il nome stesso, il progetto rivolto solo a donne, prevede di incontrarsi per camminare. Nello specifico l’appuntamento è ogni domenica alle 12 all’angolo tra Central Park West e 72nd Street, a Manhattan. Poi quel che succede succede: ci si conosce, si fa amicizia, si imparano nuove cose e ci si scambiano idee e intuizioni.

In un momento in cui molte amicizie vengono condotte online, il lavoro è spesso smart e la solitudine della pandemia fatica a lasciare le vite di molte persone, questa iniziativa dal sapore quasi vintage è più che mai preziosa e a dimostrare quanto ce ne fosse bisogno lo dicono anche i numeri: nonostante il freddo l’ultimo fine settimana le partecipanti sono state più di 600.

L’idea di City Girls Who Walk si è fatta largo nella mente di Brianna Yoje Kohn lo scorso marzo, all’inizio spinta da un’esigenza personale: farsi nuove amiche dopo che molte delle persone a lei care avevano lasciato la città dopo la pandemia.

È bastato un invito aperto a incontrarsi per una passeggiata lanciato dal suo canale TikTok da milioni di follower e il gioco è stato fatto.

Al primo raduno si sono presentate più di 250 donne, la maggior parte tra i 20 e i 30 anni e a quelli successivi sempre di più, tanto che oggi il format è replicato in molte città degli Stati Uniti come Washington, D.C., Cincinnati, Houston, Miami, Dallas, Nashville, San Francisco, Phoenix e Filadelfia e in altre sparse per il globo come Barcellona Valencia, Singapore, Lima e Toronto.

A differenziare queste camminatrici da un classico gruppo di amiche che si trova al parco per fare un po’ di attività fisica non è solo il numero ma anche il loro spirito e il desiderio di avventurarsi oltre la propria zona di comfort, confrontarsi con chi non si conosce e creare nuove connessioni.

Fare amicizia dopo il periodo scolastico o universitario può essere complesso e se con i colleghi di lavoro non c’è tanta sintonia la questione si complica.

Anche i vecchi corsi, di qualunque genere, citati spesso dalle persone che vogliono spronarne altre a uscire dal proprio involucro, non sono sempre vincenti perché il numero di partecipanti è limitato e rompere il ghiaccio non così semplice.

Questo progetto invece è perfetto nella sua semplicità perché se non ci se la sente, le prime volte si può anche rimanere a guardare e limitarsi a fare quello che viene richiesto: camminare.

Poi le cose quasi per tutte alla fine vanno meglio, come testimoniato da alcune donne intervistate dal Wall Street Journal. La 29enne Darinka Sutic, a esempio, ha detto di essersi appena trasferita per lavoro a Jersey City dal Kansas, di non avere ancora molte amiche e di aver ampliato la propria cerchia proprio partecipando a City Girls Who Walk.

Stessa cosa per Micaila Marcinko, una venticinquenne di Chicago che ha fondato lo stesso gruppo nella sua città. «Può essere difficile fare amicizia in una grande città, specialmente durante l’inverno quando si sta al chiuso per settimane. In questo modo, invece, è estremamente facile, basta presentarsi e camminare».

Corse e camminate al parco erano popolari negli anni ‘70 e ‘80 e pur non scomparendo mai del tutto, sono state in parte soppiantate nel tempo da palestre hi-tech super lussuose dal costo talmente elevato da farle assomigliare a club esclusivi.

Nell’era post covid però, l’idea che appartenere a un’élite sia cool ha perso notevolmente vigore in ogni campo e non c’è da stupirsi che oggi molte persone, costrette anche dalla crisi economica, cerchino modi nuovi e low cost per incontrarsi e nutrire corpo e mente.

Da un appuntamento tra sconosciute poi, spesso si passa a un aperitivo, a una cena e a vere e proprie vacanze tra nuove amiche. C’è anche chi avvia progetti lavorativi. Il tutto partendo da una camminata e da un caposaldo imprescindibile: la presenza di sole donne.

Nonostante Brianna Yoje Kohn dica che escludere alcune categorie di persone non faccia parte del suo dna, al contempo preferisce mantenere l’attività ad appannaggio solo femminile per un semplice motivo: «Le donne identificano questo come il momento per incontrare altre donne e ragazze in assoluta spensieratezza e sento che coinvolgendo anche gli uomini la dinamica potrebbe cambiare e molte di loro non sentirsi più a loro agio».

Come ogni bella iniziativa reale City Girls Who Walk ha ovviamente un’estensione social, con un profilo Instagram ufficiale e uno per ogni gruppo sparso in altre città. Per ora l’Italia manca all’appello, chissà che qualcuna non raccolta l’idea.

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