Culture

A Emanuele Carrère il Premio Internazionale Costa Smeralda

L’autore francese, da poco tornato in libreria con V13 sulla strage del Bataclan, riceverà il premio sabato 6 maggio, in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso letterario sardo
Credit: Stephane Grangier
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
13 marzo 2023 Aggiornato alle 19:00

Emmanuel Carrère sarà al Conference Center di Porto Cervo sabato 6 maggio per la la cerimonia pubblica di premiazione del Premio Costa Smeralda 2023.

Lo scrittore francese, autore di capolavori come “Limonov” (2011) e L’Avversario (2013) e pubblicato in Italia da Adelphi e da poco tornato in libreria con V13, un racconto giudiziario della strage del Bataclan del 2015, riceverà il Premio Internazionale 2023, dopo la vittoria del Nobel Orhan Pamuk dello scorso anno.

Assieme a lui sul palco ci saranno i vincitori due categorie Narrativa e Saggistica (con tre finalisti e un vincitore assoluto), selezionati da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, guidati da Stefano Salis.

Lo scorso anno, a vincere il premio per la narrativa era stato Michele Mari con Le maestose rovine di Sferopoli (Einaudi), mentre la saggistica aveva visto in cima alla classifica Benedetta Craveri con La contessa. Virginia Verasis di Castiglione (Adelphi).

A questi, si aggiungono il Premio Cultura del Mediterraneo, assegnato “a una personalità che si è distinta per la valorizzazione delle culture del nostro mare e dei popoli che lo abitano” e il Premio Speciale, lo scorso anno vinti da Giuseppe Barbera, professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo, che si è aggiudicato il Premio Cultura del Mediterraneo è dal musicista nuorese Gavino Murgi, vincitore del Premio Speciale.

I vincitori del concorso letterario, presieduto da Renzo Persico con la direzione artistica di Stefano Salis, come ogni anno non riceveranno solo un premio in denaro, ma anche un’opera d’arte dello scultore Giuseppe Sanna. La base dell’opera, diversa per ciascuna categoria, sarà in pietre naturali sarde, unite da una base in cristallo pensato per ricordare il colore smeraldino delle acque della Costa Smeralda e “il suo rinnovato appuntamento con la cultura contemporanea”.

Il Premio Costa Smeralda, infatti, è il primo premio letterario che utilizza la pietra come emblema. In basalto per la Narrativa, in trachite per la Saggistica, in granito per il Premio Internazionale, in marmo per il Premio Cultura del Mediterraneo e in calcare per il Premio Speciale: come ogni autore è diverso dall’altro, così le pietre tipiche del paesaggio sardo sono di espressione geologica differente. Ad accomunarle, il fatto di essere espressione del legame con il territorio, “simbolo di concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo”.

Il Premio Costa Smeralda, ideato nel 2018 “valorizzare e promuovere la cultura – e la letteratura in particolare – attraverso le opere, i progetti e le testimonianze di autori, studiosi e personaggi illustri”, è promosso da Consorzio Costa Smeralda, che si occupa della tutela ambientale del territorio, dell’erogazione di servizi ambientali e di attività di sicurezza, oltre che della realizzazione di opere di urbanizzazione che valorizzino sia il patrimonio immobiliare che l’immagine della destinazione turistica, e ha come Partner e sponsor principale Smeralda Holding.

Questa è la seconda edizione curata da Stefano Salis, che a partire dall’edizione 2022 ha allargato i confini del tema – le prime due edizioni erano interamente focalizzate sul mare – e la platea dei potenziali vincitori, senza però rinunciare alla specificità del mare e del Mediterraneo in particolare.

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