Futuro

Topi con doppia paternità grazie a uova create da cellule maschili

2 padri biologici e 1 madre surrogata. La tecnica potrebbe aiutare nel trattamento dell’infertilità, ma le applicazioni sugli esseri umani sono lontane e aprono a scenari controversi
Credit: Envato
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
11 marzo 2023 Aggiornato alle 20:00

Alcuni scienziati hanno creato topi con due padri biologici e una madre surrogata generando uova dalle cellule maschili, una tecnica che apre nuove possibilità per la riproduzione e il trattamento di forme gravi di infertilità.

L’annuncio è avvenuto l’8 marzo nel corso del terzo vertice internazionale sull’editing del genoma umano, organizzato presso il Francis Crick Institute di Londra da Royal Society, Uk Academy of Medical Sciences, World Academy of Sciences e Us National Academies of Sciences and Medicine.

«Questo è il primo caso di produzione di robusti ovociti di mammiferi da cellule maschili», ha dichiarato Katsuhiko Hayashi, docente di Biologia e Medicina delle cellule staminali all’Università di Kyushu in Giappone, che ha guidato lo studio.

Era già successo però che l’ingegneria genetica si cimentasse in un’impresa simile. Nel 2018 sono state utilizzate cellule staminali embrionali ottenute da uova o sperma per generare topi con due padri o due madri, anche se i cuccioli con doppia paternità sono morti pochi giorni dopo la nascita.

Tuttavia questa è la prima volta che vengono coltivate uova vitali da cellule maschili. Le uova sono state fecondate mediante sperma, poi gli embrioni così sviluppati sono stati impianti nell’utero del topo femmina.

Ad essere sopravvissuti sono stati solo 7 embrioni sui 630 trasferiti, ma secondo quanto riferito da Hayashi i cuccioli erano fertili e cresciuti in modo apparentemente sano.

Quindi nel prossimo futuro esiste la possibilità che anche tra gli esseri umani due padri abbiano un figlio biologico concepito con l’aiuto di una madre surrogata?

«Non è una domanda solo per il programma scientifico. - ha risposto Hayashi considerando le implicazioni etiche di questo scenario - Non so se questo tipo di tecnologia possa davvero adattarsi alla società umana».

Per ottenere il risultato sperato, i ricercatori hanno trattato le cellule staminali in moda da sostituire il cromosoma Y della coppia cromosomica XY che determina il sesso maschile con un altro cromosoma X, creando una coppia cromosomica femminile XX.

La tecnica potrebbe consentire di curare alcune forme di infertilità causate da condizioni cromosomiche come avviene per la sindrome di Turner, in cui le donne mancano di parte o di uno dei loro cromosomi X. Si tratta però di ipotesi ancora lontane da qualsiasi tipo di applicazione medica.

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