Futuro

Ricarda Lang è la più giovane leader dei Verdi tedeschi

Le sue priorità sono: uguaglianza, giustizia sociale, ecologia. Ma si batte anche per la body positivity e i diritti Lgbtq+. Ritratto della 28enne ambientalista che, insieme al collega Omid Nouripour, guiderà il partito green della Germania
Ricarda Lang
Ricarda Lang
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
1 febbraio 2022 Aggiornato alle 21:00

Ci sono due nuovi Verdi in Germania. E una è la più giovane della storia del partito: ha iniziato a soli 18 anni, e ora che ne sono passati 10 è la neo leader. Il Bündnis 90/Die Grünen, nato nel 1993 dopo l’unione di due distinti soggetti politici, Alleanza 90 (della Germania Est) e i Verdi (della Germania Ovest), sarà guidato da Ricarda Lang, 28 anni, e Omid Nouripour, 46 anni.

Con Annalena Baerbock e Robert Habeck dentro il governo guidato dal socialdemocratico Olaf Sholz - lei prima donna al Ministero degli Esteri, lui guiderà quello di Economia e Clima -, il partito aveva bisogno di una nuova leadership. «È da anni che eleggono un uomo e una donna, ed è una pratica molto positiva. Loro sono politici diversi, lei dell’ala più “radicale” e lui molto più moderato, un parlamentare di più lungo corso: ora che sono un grande partito è necessario che trovino un equilibrio tra le diverse anime che vi abitano» spiega la politica e attivista italiana Paola Concia, deputata del Partito Democratico durante la XVI legislatura, che vive a Francoforte da 8 anni. Le priorità di Ricarda Lang sono l’uguaglianza, la giustizia sociale e l’ecologia, ma in particolare si batte molto anche per la body positivity, il femminismo e i diritti Lgbtq+: «Per i Verdi sono sempre stati temi prioritari, anzi la sua elezione è una vera e propria dimostrazione della grande rilevanza di questi argomenti per il Partito» sottolinea Concia.

Questo, poi, è l’anno giusto per il clima: i Verdi hanno ottenuto che si lavori per la neutralità climatica entro il 2045, ma anche che l’addio al carbone sia anticipato al 2030. “Abbiamo dovuto combattere per ogni concessione sul cambiamento climatico durante le consultazioni” aveva detto Lang prima della sua elezione. «Sono andata a sentire la campagna elettorale di Baerbock e Habeck, e loro erano già molto concentrati sulla lotta al climate change, tema molto sentito non solo in Germania, ma in particolare qui a Francoforte» aggiunge Concia. La formazione del nuovo governo tedesco, avvenuta a dicembre, ha visto tornare in maggioranza gli ecologisti Verdi, che hanno in mano anche il ministero dell’Ambiente, con Steffi Lemke. Una circostanza che potrebbe anche sfavorirli, in caso di obiettivi mancati. «Ma il clima è un tema che va forte anche tra il partito socialdemocratico SPD e i liberali della FDP, perché l’intero programma di coalizione vuole coniugare ecologia ed economia» spiega Concia. «Lang lo ha detto anche nel suo discorso di insediamento al Congresso: “Governare in una coalizione non è una punizione, ma una grande opportunità”». Ricarda ha aggiunto che bisognerà “dissolvere l’erronea contraddizione tra difesa del clima e giustizia sociale”.

Eletta al Bundestag lo scorso settembre, Lang è nata nella provincia di Stoccarda ed è stata Presidente dell’Associazione dei Giovani Verdi dal 2017 al 2019: «Parla ai giovani, anche perché sono loro a sentire di più il tema climatico: qui il movimento dei Fridays For Future è davvero rilevante, prende parte al dibattito e l’attivista svedese Greta Thunberg viene molto spesso in Germania. Il voto a Ricarda Lang è la dimostrazione che il partito vuole rinnovarsi, dando ascolto anche alle nuove generazioni». La speranza del movimento globale per il clima è che Lang vigili sull’operato dell’ala più idealista e eviti che gli obiettivi green diventino puro e semplice greenwashing. Con i 522 voti, la nuova leader del partito ha ottenuto il 76% dei consensi.

Anche i liberali hanno conquistato molti voti da ragazzi e ragazze, che si stanno riappropriando della politica tedesca. Sia tra le fila dei partiti, che tra i militanti. «Persino Sholz, se paragonato ai politici italiani, può essere considerato un giovane» scherza Concia. «Fino a venerdì scorso, però, giorno in cui avvengono i sondaggi sul gradimento dei singoli leader, Angela Merkel era ancora in cima alla classifica. Eppure non si vede in giro, non si sente, non si sa quello che fa, ha abbandonato la scena da qualche mese ormai e il suo partito». E per la prima volta da luglio, tra l’altro, i socialdemocratici di Sholz hanno subito un sorpasso da parte di Cdu/Csu, perdendo ben 4 punti percentuali. «La mancanza di Angela Merkel si sente, soprattutto con la crisi ucraina in corso, che per la Germania è molto pericolosa perché legata al tema delle risorse energetiche» spiega Concia.

A Francoforte, nel 2011, l’ex deputata italiana si è sposata con una donna tedesca «e qui ho guadagnato il diritto all’indifferenza, cosa che in Italia non mi era concesso». Anche i diritti sociali sono una delle priorità di Lang, prima deputata bisessuale del Paese. E paladina della body positivity, contro gli haters con cui non vuole “condividere lo spazio a disposizione”. Paola Concia, che nella vita si è battuta per i diritti civili del mondo Lgbtq+ in Italia, condivide anche un altro elemento con Lang: il nome di sua moglie è Ricarda: «È rarissimo. È possibile che la madre di Lang (che l’ha cresciuta da sola e aveva appena perso il lavoro in una casa rifugio per donne, quando Lang è entrata nei Verdi a soli 18 anni, ndr) l’abbia scelto per la stessa ragione della madre di mia moglie: fu la scrittrice e poetessa Ricarda Huch, che narrò di amori scandalosi e povera gente, a ispirarla. Chissà che non sia successo lo stesso con lei».

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