Culture

Usa: perché i giornali ritirano il fumetto Dilbert

Il celebre fumettista Scott Adams, noto per le idee radicali e filo trumpiste, ha commentato un sondaggio di Rasmussen Reports con frasi razziste
Credit: AMANDA FRIEDMAN FOR THE WALL STREET JOURNAL; DILBERT CHARACTERS COPYRIGHT SCOTT ADAMS, INC
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5 marzo 2023 Aggiornato alle 15:00

Negli Usa, centinaia di giornali hanno deciso di non pubblicare più la famosa striscia di fumetti Dilbert, dopo che il suo creatore Scott Adams ha esternato alcune frasi razziste durante una diretta YouTube.

Secondo quanto riportato da Cnn Business, i fatti risalgono a fine febbraio, quando il vignettista statunitense ha commentato sul proprio canale Real Coffee with Scott Adams un sondaggio della società conservatrice Rasmussen Reports, secondo cui il 53% degli afroamericani si troverebbe d’accordo con la frase “Va bene essere bianchi”.

Adams, che si è sempre proclamato grande sostenitore della politica di Trump condividendone le posizioni radicali, ha ripreso le parole dell’indagine e ha così commentato: «Se quasi la metà degli intervistati non è d’accordo con i bianchi, secondo questo sondaggio, non secondo me, allora sono degli odiatori - per poi proseguire – Non voglio avere niente a che fare con loro. E direi che, in base al modo in cui stanno andando le cose, il miglior consiglio che posso dare ai bianchi è di allontanarsi dai neri».

Parole che non sono passate inosservate e che hanno provocato fin da subito un’onda di indignazione generale, nonostante per l’Anti-Defamation League, Ong che si occupa di diritti civili e umani, la frase incriminata giri sui canali suprematisti già da parecchi anni come troll.

Ad ogni modo le reazioni da parte dei giornali dove il lavoro di Dilbert veniva quotidianamente pubblicato non sono tardate ad arrivare. Chris Quinn, direttore di The Plain Dealer, ha comunicato ai suoi lettori che il fumetto non sarebbe stato più disponibile nelle pagine del giornale a causa delle parole razziste del suo creatore, aggiungendo di non voler essere un sostegno economico per coloro che sposano il razzismo.

Gannett, editore di Usa Today, si è espresso sulla vicenda con una tweet, spiegando come la cancellazione del fumetto sia in linea con il proprio obiettivo di mirare all’inclusione e allo sforzo di mantenere un ambiente rispettoso ed equo per le diverse comunità a livello nazionale, mentre il Washington Post che ha affermato di aver ritirato definitivamente il fumetto dal giornale.

Malgrado Adams abbia tentato di difendersi sul proprio canale Twitter dichiarando che «stava solo dando consigli per evitare la discriminazione e l’odio» e che la presa di posizione di molti quotidiani dimostri quanto negli Stati Uniti la libertà di stampa rappresenti un’utopia, dopo giorni di silenzio anche la Andrews McMeel Universal, società di distribuzione della vignetta satirica, ha comunicato, attraverso le parole del Presidente Hugh Andrews e dell’amministratore delegato Andy Sareyan, di aver interrotto qualsiasi rapporto con il vignettista, affermando di non sostenere alcun commento radicato nella discriminazione e nell’odio.

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