Economia

Sempre più aziende italiane pianificano “green”

Secondo il nuovo report Ey, il 69% delle nostre imprese ha sviluppato un piano di sostenibilità nel 2021. Ed è un trend in aumento
Il Polo nazionale mobilità sostenibile di Fiat a Mirafiori, Torino
Il Polo nazionale mobilità sostenibile di Fiat a Mirafiori, Torino
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1 febbraio 2022 Aggiornato alle 11:00

Nonostante gli ultimi due anni di pandemia, le aziende italiane hanno accelerato il proprio impegno verso temi di sostenibilità con l’obiettivo di consolidarne l’integrazione del business. Lo rileva il report EY “Seize the Change – futuri sostenibili” che analizza i più rilevanti e significativi trend di sviluppo sostenibile per le imprese italiane che, quest’anno, aumenta il campione di imprese prese in esame (oltre 300) appartenenti a diversi settori: 100 aziende sono state analizzate attraverso survey, mentre un’analisi desk sulle informative non finanziarie è stata condotta su 203 aziende del Paese. Cinque i temi principali oggetto dell’analisi: piani di sostenibilità, cambiamenti climatici, catena di fornitura, finanza sostenibile, economia circolare insieme e impatto sociale.

Secondo lo studio, il 69% delle aziende intervistate ha previsto un piano di sostenibilità corredato da obiettivi e nel 44% dei casi (+6% rispetto al 2019 anno pre-pandemico) sono stati formalizzati target quantitativi, mentre appena il 35% delle aziende ha definito anche le relative tempistiche per il raggiungimento degli obiettivi. Il 15% delle società analizzate, che non sono dotate attualmente di un piano di sostenibilità, dichiara di averne previsto lo sviluppo. Sulla base dell’analisi desk, invece, emerge come il 57% delle aziende fornisce una descrizione qualitativa e/o quantitativa del proprio piano di Sostenibilità (trend in aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2019).

A seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19, quasi il 20% delle company intervistate dichiara che il mutato contesto ha accelerato la transizione verso modelli più sostenibili e nel 32% dei casi le attività previste dal piano di sostenibilità hanno continuato senza particolari ridimensionamenti. Tuttavia, il 12% dichiara di aver subito ripercussioni sull’avanzamento delle attività previste dai piani, che potrebbe portare a una lenta ripresa e, in alcuni casi, a un eventuale ridimensionamento delle stesse.

In termini di governance, dall’analisi desk risulta che sul totale delle aziende analizzate i 2/3 hanno strutturato un comitato o un organo di Governance che riporta al Cda sui temi di sostenibilità (in aumento di circa 7 punti percentuali rispetto al 59% dell’analisi condotte sulle informative non finanziarie 2019). Tra le società che non si sono strutturate in tal senso, oltre il 7% ha comunque attivato un gruppo di lavoro interno all’azienda dedicato alla reportistica non finanziaria.

Il 79% delle aziende ha definito all’interno del proprio piano industriale azioni significative di adattamento e/o mitigazione al cambiamento climatico in grado di generare riduzioni delle emissioni di CO2. Trend in calo di 5 punti percentuali rispetto al 2020, in virtù dell’impatto della pandemia da Covid-19 che ha visto numerose aziende costrette a rivedere i propri obiettivi strategici, includendo a esempio salute e sicurezza dei collaboratori. Tra queste aziende, il 61% ha definito obiettivi di riduzione delle emissioni legati a modifiche rilevanti sul processo produttivo o sul business model.

Nel complesso, il 53% delle aziende dichiara di avere previsto azioni inerenti al cambiamento climatico all’interno del proprio piano industriale (valore in aumento di 21 punti percentuali rispetto al 2020), ma di queste solo il 19% ha un piano strategico orientato alla neutralità climatica e il 35% ha già intrapreso un percorso di decarbonizzazione non correlato agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea. Il 31% delle aziende dell’analisi desk si impegna verso una riduzione sostenuta delle emissioni tramite definizione di obiettivi quantitativi (in aumento di 6 punti percentuali), la percentuale sale al 69% se si considerano anche obiettivi qualitativi. Il 14% delle aziende dell’analisi desk ha annunciato un obiettivo di carbon neutrality dimostrando un’importante accelerazione dell’impegno delle aziende italiane nel contrasto ai cambiamenti climatici.

“La sostenibilità è un percorso che si sta spostando da una sola prospettiva di transizione energetica ed ecologica a una completa trasformazione della società, delle aziende e delle persone - commenta Massimo Antonelli, Ceo di EY Italia e Coo di EY Europe West - Ma solo insieme governi, leader, aziende e consumatori potranno ricostruire un circolo virtuoso di fiducia che impatti positivamente sulla società. Ora è fondamentale rimanere focalizzati sull’execution di piani misurabili e dai tempi certi, sfruttando l’opportunità di accelerazione offerta dal Pnrr in Italia. Se riusciremo a essere concreti e coerenti potremo davvero fare della sostenibilità un pilastro di crescita strutturale nel medio e lungo termine”.

Per Riccardo Giovannini, EY Italy, Climate Change and Sustainability leader, “sempre più aziende sono consapevoli che l’integrazione della sostenibilità nel business passa attraverso una pianificazione strategica che includa obiettivi quanto più possibile misurabili e la definizione di una governance adeguata. I dati raccolti confermano, non solo che le aziende di grandi dimensioni si confermano leader nella transizione verso uno sviluppo sostenibile, ma che anche le Pmi si stanno evolvendo verso modelli di business sempre più focalizzati su temi di sostenibilità. Dal nostro studio si evince infatti che, nonostante la pandemia, il mutato contesto non ha provocato particolari impatti nella transizione verso modelli maggiormente sostenibili per oltre 1/3 delle aziende e addirittura ha comportato un’accelerazione per le attività previste nei piani di sostenibilità per circa il 20% delle stesse”. (ADNKronos)

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