Culture

“Crush - La Storia di Tamina”, per guardare oltre i pregiudizi

Tamina è una ragazza afghana fuggita dal suo Paese per iniziare una nuova vita in Italia, ma integrarsi non è semplice. Eppure «Siamo tutti esseri umani», racconta l’attrice Ludovica Porreca a La Svolta
Ludovica Porreca in una scena di "Crush - La storia di Tamina"
Ludovica Porreca in una scena di "Crush - La storia di Tamina" Credit: Rai.it
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1 marzo 2023 Aggiornato alle 14:20

«In Italia è tutto diverso… ragazzi e ragazze si abbracciano. Io voglio farmi degli amici e trovarmi una squadra per giocare». A parlare, è Tamina (interpretata da Ludovica Porreca), protagonista di Crush - La Storia di Tamina, una produzione Stand by me in collaborazione con Rai Kids, in onda da oggi tutti i giorni alle 14:10 e 19:10 su Rai Gulp e disponibile su RaiPlay.

«Tamina è una ragazza afghana che deve fuggire dal suo Paese con la famiglia per salvarsi e poter continuare a studiare, vivere insieme agli altri, fare sport. Essere rifugiati e integrarsi non è facile, ma lamicizia, limpegno e la squadra di calcio della scuola, la aiuteranno ad aprire la nuova pagina della sua vita», ha spiegato Luca Milano, direttore di Rai Kids.

Sin dal primo episodio, grazie a un linguaggio diretto che vuole rivolgersi in primis ai giovani, lo spettatore si accorge attraverso lo sguardo della protagonista di come molte cose che spesso diamo per scontate, in altri Paesi, con altre culture, non lo sono.

La giovane attrice sa bene che integrarsi non è così semplice: nata a Taranto da genitori pugliesi, ha sempre vissuto in Veneto, prima a Verona e poi a Padova. «Quando frequentavo la scuola internazionale di Padova, dalle scuole elementari fino alle medie - ha raccontato a La Svolta - venivano fatte alcune battutine sulla Puglia o sulla provenienza dal Sud Italia e anche lo stesso termine “terrona” non mi faceva alcun effetto perché i miei genitori mi hanno sempre insegnato a essere fiera delle mie origini».

«Sicuramente - ha aggiunto - ci sono dei pregiudizi, ma ritengo che appartengano più agli adulti. Le generazioni stanno cambiando. C’è chi esclude proprio per questa differenza; da una parte c’è dell’ironia, dall’altra diventa un prendere in giro qualcuno perché del Meridionale e questo può diventare un problema».

Porreca pratica pallacanestro a livello agonistico per cui ha provato in prima persona cosa significhi fare sport e squadra: «Quando si è piccoli si gioca nelle squadre miste e agli occhi della squadra avversaria sembravo l’unica bambina. Ricordo che venne fatto un commento sul fatto che fossi una femmina, però, un mio amico, prese le mie difese. Qualsiasi sport porta le persone ad avere rispetto l’uno per l’altro».

La serie Crush - La storia di Tamina sviluppa in 8 episodi proprio questi elementi, mostrandoci come, a volte, con alcuni compagni possa crearsi subito un’amicizia, in particolare con Elena (interpretata da Federica Pala) e Jacopo (Filippo Romano). Poi c’è Frank (Manfredi Orfei Nones), che non vuole farla entrare nella squadra di calcio della scuola, e un gruppo di bulli con cui la tredicenne deve – e vuole - fare i conti con grande determinazione.

Tamina, Elena e Jacopo
Tamina, Elena e Jacopo

Tra i suoi stimoli per andare avanti e non rinunciare alla libertà (in fondo è anche per questo che lei e i suoi genitori hanno deciso di lasciare l’Afghanistan): Farkhunda Muhtaj, capitana della nazionale di calcio femminile afghana di cui ha un poster nella sua cameretta; la frase suggerita dall’amico “Se alzi un muro pensa a ciò che resta fuori” (tratta da Il barone rampante di Calvino); l’amicizia.

L’attrice Ludovica Porreca ha raccontato a La Svolta come si è avvicinata al ruolo: «Credo che, da attori, bisogna trattare un personaggio come se fosse una vera persona. Ho cercato di comprendere il più possibile il background e la cultura di Tamina perciò mi sono documentata tramite precise ricerche. Non bastava sapere che in Afghanistan ci sono violenze e oppressioni, dovevo avere un po’ la stessa cognizione del mio personaggio che, va specificato, non ha vissuto direttamente le violenze, ma le ha viste. Sa che i Talebani limitano le donne; ma non ha la stessa conoscenza della situazione che possono avere i suoi genitori».

«Spero tanto che ai ragazzi arrivi come siamo tutti interconnessi. Non importa da dove veniamo, siamo tutti esseri umani e dobbiamo essere trattati come tali. Bisogna avere empatia verso l’altro e non avere pregiudizi, per quanto venga naturale adottarli, ma non ci si dovrebbe farsi condizionare da questi. Sono molto felice che Crush - La Storia di Tamina sia trasmessa soprattutto pensando a bambini e ragazzi perché sin da piccoli possono comprendere aspetti importanti come questi, che magari gli adulti, ancora oggi, non sanno comprendere fino in fondo e i giovani possono fungere da ponte».

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