Futuro

Che verso facevano i dinosauri?

Un fossile della laringe di un Pinacosauro ritrovato nel deserto del Gobi fa luce sull’evoluzione del suono dei rettili che hanno dominato la Terra nel Mesozoico. La loro voce sembrerebbe simile a quella degli uccelli
Credit: Huang Yingone
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
5 marzo 2023 Aggiornato alle 15:00

Quando venne rimproverato di aver fatto ruggire il T-Rex come un predatore mammifero, il sound designer di Jurassic Park, Gary Rydstrom, rispose con ironia: «È un film!». Ma la domanda è legittima: che verso facevano i dinosauri?

I ricercatori se lo chiedono da tempo, ma rispondere al quesito è tutt’altro che semplice (d’altronde si estinsero circa 66 milioni di anni fa): come ha spiegato a Vox il paleontologo Michael Habib, «la maggior parte delle strutture che producono il suono sono tessuti molli o tessuti duri meno resistenti» e perciò «tendono a non fossilizzarsi».

Ora però, il ritrovamento di una laringe appartenuta a un Pinacosauro, un erbivoro corazzato della famiglia degli anchilosauridi rinvenuto nel deserto del Gobi nel 2005, potrebbe far luce sull’evoluzione dei suoni dei rettili che hanno dominato il Pianeta nel Mesozoico.

I risultati delle analisi, pubblicati sulla rivista Communications Biology, mostrano come il Pinacosauro presentasse una disposizione delle articolazioni delle costole nella cavità toracica simile all’architettura degli uccelli, dotati di un organo vocale noto come siringe.

«La laringe cinetica del Pinacosaurus è simile a uccelli come pappagalli e passeriformi, che possono modificare ampiamente la configurazione della cavità laringea probabilmente in relazione alla complessità della vocalizzazione - spiegano i ricercatori, per la quale quest’ultima - potrebbe essere correlata al corteggiamento, al richiamo dei genitori, alla difesa dai predatori e ai richiami territoriali, come nei moderni arcosauri costituiti da coccodrilli e uccelli».

«Questo più antico fossile laringeo del dinosauro cretaceo – aggiungono gli esperti del Hokkaido University Museum, del Museo di Fukushima e dell’American Museum of Natural History che hanno condotto la ricerca – fornisce il primo passo per comprendere l’evoluzione vocale nei dinosauri non aviari verso gli uccelli».

Infatti, gli uccelli sono gli unici autentici dinosauri sopravvissuti all’estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, ma nonostante nel 2016 un gruppo di ricerca texano guidato dalla paleontologa Julia Clarke abbia rinvenuto un fossile di siringe risalente a circa 67 milioni di anni fa, finora nessuno è riuscito a trovarne traccia in un dinosauro non aviario.

Julia Clarke è anche l’autrice di un progetto targato Bbc nel quale la studiosa ha provato a ricreare il verso originale del Tyrannosaurus rex ibridando quello del tarabuso eurasiatico con le vocalizzazioni degli alligatori cinesi, suggerendo così che la vera voce dei dinosauri fosse un incrocio tra il suono dei rettili e quello degli uccelli.

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