Economia

Per un’economia sostenibile e femminista

Elly Schlein, nuova Segretaria del Partito Democratico, ha vinto le primarie, portando con sé 2 parole chiave che nel nostro Paese sono tanto controverse quanto indispensabili: ecologismo e femminismo
Elly Schlein nella sede del suo comitato, dopo la comunicazione dei risultati parziali delle primarie del Partito Democratico, il 27 febbraio 2023
Elly Schlein nella sede del suo comitato, dopo la comunicazione dei risultati parziali delle primarie del Partito Democratico, il 27 febbraio 2023 Credit: ANSA/FABIO FRUSTACI.
Azzurra Rinaldi
Azzurra Rinaldi economista
Tempo di lettura 4 min lettura
28 febbraio 2023 Aggiornato alle 06:30

Iniziamo con l’ecologismo. Anzi, con i suoi impatti sul mercato del lavoro, in termini di sostenibilità. E iniziamo con Linkedin, che nella classifica 2023 dei lavori in crescita, come ogni anno, riporta le 25 professioni più richieste negli ultimi 5 anni. E sai chi c’è al secondo posto? Il manager della sostenibilità.

Non dovrebbe più stupirci, giusto? E, del resto, anche il rapporto dellosservatorio 4.Manager, Alte competenze per un futuro sostenibile, ci avverte: nei prossimi 3 anni, le imprese sia pubbliche che private avranno bisogno di 4 milioni di nuovi lavoratori proprio nell’ambito della sostenibilità.

Ma rilancio con un altro dato: secondo il Sustainability Career Compass 2022 di Sustainability Makers, in questo ambito professionale, la candidata perfetta è prevalentemente donna (nel 65% dei casi).

Ambiente e parità di genere

Effettivamente, in una prospettiva consapevole, la sostenibilità è legata a doppio nodo con il femminismo. Con un beneficio per tutte e tutti, aziende incluse.

Lo conferma anche il Diversity Brand Index: 7 consumatori su 10 promuovono le aziende considerate inclusive. Ovvero, il 69,3% dei consumatori promuove le realtà aziendali che considera inclusive e le sceglie per i propri consumi. E queste aziende ne beneficiano con un incremento del 21% di fatturato. A patto che ci credano veramente, perché le nuove consumatrici e i nuovi consumatori si rivelano sempre più capaci di distinguere l’autenticità delle posizioni espresse e delle iniziative adottate. E se il brand non possiede o non utilizza le competenze giuste, il mercato non lo premia.

Perché è necessario?

Parlare di ambiente, parlare di uguaglianza di diritti e di opportunità non è un vezzo. È necessario per immaginare e costruire una società più giusta. Ma anche una società più efficiente. E l’Italia ne ha tanto, tantissimo bisogno. Te lo dimostro con pochi dati: secondo lultimo bollettino Istat sull’occupazione in Italia, nell’ultimo anno sono stati creati 334.000 nuovi posti di lavoro. Più dell88% dei quali, sono stati affidati a uomini. Loccupazione femminile si ferma al 51,3%, abbassando la media Ue e con un incremento solo dello 0,5% in più rispetto all’anno precedente. Vogliamo parlare del tasso di inattività? Per le donne è al 43,4% per gli uomini al 25,2%.

Tendenze discriminatorie consolidate e confermate anche dal Gender Policies Report 2022 dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche). Un esempio su tutti, il volume dei contratti part-time, che pesa per il 49% sui nuovi contratti attivati per le donne e solo per il 26% su quelli degli uomini. E infatti, sul totale dei posti di lavoro delle donne, oltre la metà è in part time (51,3%).

Qualcosa sta cambiando

Il mercato sta già cambiando, perfino in Italia. Nel 2022, il numero delle amministratrici delegate è aumentato, raggiungendo il 20% del totale (non è molto, ma nel 2021 erano il 18%). Ad aumentare sono anche le donne che ricoprono ruoli apicali nel management (arrivate al 30% nel 2022, dal 29% nel 2021).

C’è ancora molto da fare: nel panorama dei Paesi avanzati, continuiamo a essere in coda. Ma i risultati economici delle aziende che hanno adottato un approccio improntato all’equità e alla sostenibilità continuano a migliorare. E gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 spingono tutti i Paesi in questa direzione.

Ecco perché il futuro non può che essere ecologista. E femminista.

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