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Nel nucleo interno della Terra c’è un altro nucleo?

Uno studio realizzato da ricercatori dell’Australian National University analizzando il riverbero delle onde sismiche conferma l’esistenza di uno strato di ferro e nichel spesso 650 chilometri al centro del Pianeta
Credit: Via thehindu.com
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
27 febbraio 2023 Aggiornato alle 16:00

Un nucleo nel nucleo al centro della Terra.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e realizzato dai sismologi Thanh-Son Pham e Hrvoje Tkalčić dell’Australian National University a Canberra, il cuore della Terra racchiuderebbe una sfera distinta e compatta, composta da una lega di ferro e nichel, spessa circa 650 chilometri.

Per individuarla i ricercatori hanno esaminato il comportamento delle onde sismiche relative ai grandi terremoti – come quello di magnitudo 7,9 che nel gennaio 2017 ha avuto il suo epicentro nelle Isole Salomone, nel Sud Pacifico – scoprendo che esiste uno strato in cui le onde d’urto vengono riverberate a velocità differente rispetto al nucleo circostante.

«Abbiamo analizzato le registrazioni digitali del movimento del suolo, note come sismogrammi, a partire dai grandi terremoti dell’ultimo decennio – ha spiegato Thanh-Son Pham – Il nostro studio diventa possibile grazie all’espansione senza precedenti delle reti sismiche globali, in particolare le fitte reti negli Stati Uniti contigui, nella penisola dell’Alaska e sulle Alpi europee».

I risultati sembrano confermare l’ipotesi di un ulteriore sottoguscio terrestre teorizzato vent’anni fa, costringendo così i libri di testo a aggiornare il modello geofisico di un ulteriore involucro oltre a quelli già noti di crosta continentale e oceanica, mantello superiore e inferiore e nucleo esterno e interno.

Quest’ultimo venne scoperto solo nel 1936 dal sismologo danese Inge Lehmann e costituisce meno dell’1% del volume terrestre.

«Mi piace pensare al nucleo interno come a un pianeta all’interno del pianeta. In effetti, è una palla solida, approssimativamente delle dimensioni di Plutone e un po’ più piccola della Luna», ha dichiarato il coautore dello stuidio Hrvoje Tkalčić.

«Se fossimo in qualche modo in grado di smantellare la Terra rimuovendo il suo mantello e il nucleo esterno liquido, il nucleo interno apparirebbe splendente come una stella. La sua temperatura è stimata intorno ai 5.500-6.000 gradi Celsius – ha aggiunto Tkalčić –, simile alla temperatura della superficie del Sole».

Studiare il nucleo terrestre è fondamentale per comprendere l’evoluzione della vita sul nostro Pianeta. È qui, infatti, che si genera il campo magnetico della Terra, lo scudo che ci protegge dal vento solare e in generale dalle radiazioni cosmiche provenienti dallo spazio esterno.

Oltre a perdere la possibilità di utilizzare le bussole, senza il campo geomagnetico, spiega l’Agenzia spaziale europea (Esa), «i raggi cosmici e il vento solare depositerebbero grandi quantità di energia nell’atmosfera attraverso gli urti con il gas. Questo causerebbe un riscaldamento atmosferico, che avrebbe come conseguenza la perdita dell’atmosfera stessa per evaporazione».

Per questo, analizzare il funzionamento del nucleo interno, oltre ad approfondire la nostra conoscenza del mondo, può fornirci informazioni utili per comprendere la sopravvivenza sulla Terra e la possibilità della vita su altri pianeti.

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