Ambiente

1 miliardo di dollari per la Grande Barriera Corallina

Scott Morrison, primo ministro australiano, ha annunciato un pacchetto di maxi investimenti per i prossimi 10 anni. Obiettivo: preservare e proteggere il patrimonio marino visibile persino dallo Spazio
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31 gennaio 2022 Aggiornato alle 17:30

La Grande Barriera Corallina è in pericolo e si sta sgretolando, ma non così tanto da entrare nella lista dei siti a rischio dell’Unesco. Il verdetto pronunciato la scorsa estate dall’agenzia delle Nazioni Unite aveva acceso un farlo su una emergenza iniziata a partire dagli anni ‘90, provocata dal riscaldamento delle acque e dall’aumento dell’acidità dovuta alla maggiore presenza di anidride carbonica nell’atmosfera. Al primo ministro australiano Scott Morrison è arrivata, ora, la richiesta dell’Unesco di fornire un rapporto sugli sforzi per salvaguardare l’integrità del più grande organismo vivente sulla Terra, visibile anche dallo Spazio. Detto, fatto: Morrison ha annunciato un pacchetto di investimenti di 1 miliardo di dollari australiani (700 milioni di dollari), per un totale di 3 miliardi di dollari australiani entro il 2050.

La Grande Barriera Corallina si estende per quasi 345.000 km quadrati al largo della costa nord-orientale dell’Australia e ospita oltre 1.600 specie di pesci e 600 specie di coralli. La sua straordinaria capacità di rigenerarsi è stata gravemente compromessa dall’innalzamento delle temperature globali, che ha provocato una drastica diminuzione e un forte deterioramento dei coralli.

Presentato dal governo come “il più grande investimento” per la barriera corallina, in 9 anni verrà destinato mezzo miliardo di dollari per migliorare la qualità dell’acqua e le condizioni del suolo riducendo l’uso di pesticidi. Altri 253 milioni riguarderanno la gestione e la conservazione della barriera corallina, compreso il lavoro della Great Barrier Reef Marine Park Authority (Parco marino della Grande barriera corallina) per prevenire la pesca illegale e gestire la presenza delle stelle marine corona di spine, un pericolo per i coralli.

74,4 milioni di dollari saranno destinati al ripristino dell’habitat, ai detriti marini e alla protezione delle specie: la proposta del governo australiano si aggiunge ai 2 miliardi di dollari precedentemente annunciati per il piano Reef 2050. Oltre ai benefici ambientali, Morrison ha sottolineato come con gli interventi aumenteranno i posti di lavoro e il turismo.

«Questa è già la barriera corallina meglio gestita al mondo e oggi portiamo il nostro impegno a un nuovo livello», ha detto il primo ministro australiano prima dell’annuncio del nuovo pacchetto economico.

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