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Start: come funziona il trattato nucleare Usa-Russia

Sottoscritto nel 1991 da Usa e dall’allora Urss, il New Strategic Arms Reduction Treaty ha una storia lunga di rinnovi. Ma ora la Duma ha deciso di sospenderlo
Credit: Nadezhda Moryak
Tempo di lettura 7 min lettura
24 febbraio 2023 Aggiornato alle 14:00

Continua la tensione politica tra Stati Uniti e Russia, l’ultima goccia è stata la decisione di Putin di sospendere l’applicazione del trattato Start sulla limitazione delle armi nucleari.

A rivelarlo lo stesso Presidente russo durante il suo discorso ai parlamentari dell’Assemblea federale a Mosca. Questo trattato internazionale ha una storia lunga di rinnovi, il primo fu firmato nel 1991 dalle due superpotenze e l’ultima proroga era stata siglata due anni fa.

Oggi l’attuale accordo chiamato New Start è l’unico importante trattato bilaterale rimasto sul controllo degli armamenti nucleari fra Washington e Mosca. E ora che Putin ha deciso di sospenderlo la domanda che tutti si fanno è una sola: perché l’ha fatto?

L’ombra di una possibile intenzione della Russia di scatenare una guerra nucleare è innegabilmente presente nella mente di chi ascolta e vede le mosse del presidente russo. Ma in cosa consiste questo trattato, come funziona l’accordo e perché è così importante?

Cos’è l’accordo Start

Start (acronimo dell’espressione inglese Strategic Arms Reduction Treaty) è un accordo internazionale teso a limitare o a diminuire gli arsenali di armi di distruzione di massa, come le armi nucleari, firmato scongiurare lo scoppio di una guerra nucleare.

Il primo trattato Start fu firmato tra gli Stati Uniti e l’allora Urss e proibiva ai suoi firmatari di produrre più di 6.000 testate nucleari e massimo 1.600 Icmb, i missili balistici usati per il trasporto a lungo raggio di ordigni e lanciati ad altezze significative da sottomarini e bombardieri.

Start rappresenta tuttora il più vasto e il più complesso trattato di controllo sulle armi atomiche e, con la sue revisioni, ha comportato l’eliminazione dell’80% delle armi nucleari in circolazione.

Lo Strategic Arms Reduction Treaty fu firmato per la prima volta nel 1991 poco prima dello scioglimento dell’Unione Sovietica e riguardava la limitazione delle armi nucleari a lunga gittata, quelle cioè che potrebbero raggiungere la Russia o gli Stati Uniti partendo direttamente da bombardieri, da sottomarini o da basi poste sul territorio dell’avversario.

A siglarlo a Mosca i Presidenti Bush senior e Gorbačëv.

Venne rinominato Start I e prevedeva limiti al numero di armi di cui ogni fazione poteva dotarsi.

L’Unione Sovietica collassò cinque mesi dopo la sua stipula, perciò il trattato rimane oggi in vigore in Russia, Bielorussia, Kazakistan e Ucraina. Questi ultimi tre Paesi hanno da allora azzerato completamente il loro potenziale offensivo nucleare.

Il trattato Start II è stato siglato il 3 gennaio 1993 a Mosca tra il Presidente statunitense Bush e quello russo Eltsin.

Con questa nuova versione, è stato bandito l’uso dei Mirv, i sistemi di trasporto e lancio multiplo di testate. Ratificato dal senato degli Stati Uniti, il trattato è rimasto in sospeso per alcuni anni alla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo.

La ratifica fu posposta varie volte in segno di protesta contro gli interventi militari statunitensi in Iraq e in Kosovo. Col passare del tempo il trattato perse di interesse per le parti; Start II è stato ufficialmente superato dal trattato Sort del 2002, col quale le parti abbandonavano la logica dei trattati precedenti - con limitazioni al numero di armi specifiche - e impegnavano invece Stati Uniti e Russia a una riduzione unilaterale indipendente del numero totale delle testate.

Start III, invece, non vide mai la luce.

La volontà americana di procedere con la istituzione di un sistema di difesa missilistico andava difatti contro il trattato Abm, che aveva lo scopo di limitare le possibilità di difesa antimissile delle due parti, così da frenare la proliferazione delle armi nucleari offensive e la Russia cominciò a chiedere limitazioni al numero di testate disponibili per compensare una eventuale uscita degli Stati Uniti dal trattato.

Il risultato fu che gli Stati Uniti uscirono da Abm nel 2002, che di fatto non fece mai partire lo Start III.

Il trattato Sort, chiamato Trattato di Mosca, è stato siglato il 24 maggio 2002 dai Presidenti Putin e Bush junior per limitare a 1700-2200 il numero di testate per ciascuna parte e proibiva l’uso di testate multiple (Mirv)

New Start (New STrategic Arms Reduction Treaty) è un trattato bilaterale tra gli Stati Uniti e la Russia sul disarmo nucleare firmati a Praga l’8 aprile del 2010 dai presidenti Obama e Medvedev e sostituisce tutti gli accordi precedenti: Start I (scaduto nel dicembre del 2009), Start II e Sort.

New Start cosa prevede

New Start, è il quinto di questa lunga serie di patti tra Stati Uniti e Russia sulla limitazione del nucleare.

Entrò in vigore il 5 febbraio 2011 e fu prorogato una prima volta per 5 anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021 e stabilisce la riduzione del 60% delle testate nucleari di entrambe le parti rispetto al primo accordo. Non le elimina quindi ma ne limita il numero, che rimane comunque alto per le due nazioni che mantengono un arsenale in grado di distruggere per più volte l’intero globo.

L’accordo New Start comunque resta un importante passo avanti verso il disarmo, visto che è siglato da due superpotenze con arsenali che costituiscono il 90% del totale globale. I nuovi limiti prevedevano un massimo di 1.550 tra testate e bombe nucleari, 800 vettori nucleari, missili Icbm, sottomarini lanciamissili e bombardieri pesanti, di cui un massimo di 700 operativi contemporaneamente, quindi con una riserva di 100 vettori, tutti limiti raggiunti e in alcuni casi superati dall’entrata in vigore dell’accordo, nel 2011.

New Start: ispezioni e nuove accuse

Prima della pandemia le due nazioni procedevano a delle ispezioni reciproche per verificare che tutto fosse secondo i patti, ogni anno fino a un massimo di 18 ispezioni, con un preavviso minimo di 32 ore.

Oggi questi controlli non sono ancora ripresi per l’inizio del conflitto ucraino-russo.

Respinte infatti tutte le richieste Usa di inviare tecnici nei siti russi, Vladimir Putin sostiene che sarebbe folle ammettere nelle basi strategiche quegli stessi americani che poi forniscono i dati di tiro agli ucraini. Questa sospensione quindi implica la fine dello scambio di informazioni riguardo ai rispettivi arsenali fra le due maggiori potenze nucleari al mondo, e per la prima volta dal 1972.

Sarebbe proprio questa una delle motivazioni che hanno spinto il Presidente Putin a bloccare New Start. Secondo il Capo dello Stato russo, infatti, oggi con il conflitto in Ucraina e il conseguente sostegno occidentale e statunitense, permettere che gli Stati Uniti “ispezionino le strutture russe di difesa suona come una sorta di assurdità”.

La replica Usa non si è fatta attendere: gli americani hanno accusato la Russia di aver violato gli accordi, impedendo le attività di ispezione sul proprio territorio.

«La Russia non rispetta gli obblighi del New Start - ha denunciato un portavoce del dipartimento di Stato - Il rifiuto della Russia impedisce agli Stati Uniti di esercitare importanti diritti stabiliti dal trattato e minaccia l’efficacia del controllo Usa-Russia sulle armi nucleari».

Putin sospende New Start, ma non ritira Mosca dall’accordo, secondo fonti russe infatti, l’obiettivo russo o almeno il tentativo è quello di estendere l’accordo anche a Gran Bretagna e Francia, accusando nel mentre anche la Nato di non collaborare all’attuazione dell’accordo.

«Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno a loro volta arsenali nucleari. Vengono migliorati, sviluppati. E sono anche diretti contro di noi», ha affermato il Presidente russo, che ha rassicurato sulla non ripresa dei test nucleari a meno che gli «Stati Uniti non li riprendano per primi».

In seguito il Ministero degli Esteri russo ha assicurato che la Russia non intende dispiegare più testate nucleari rispetto ai limiti previsti dal trattato.

New Start, in scadenza nel 2026, avrebbe dovuto essere sostituito con un nuovo trattato ma i rapporti attuali fra Russia e Stati Uniti rendono questo molto improbabile.

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