Bambini

3 recensioni per piccoli lettori

A un anno dallo scoppio della guerra, un testo per riflettere sul valore della pace. Un albo illustrato dedicato ai gatti (più o meno). Un libro-denuncia che parla di neurodivergenza e diritti umani in Bangladesh
Credit: Illustrazione di Andrea Antinori in “A cosa servono i gatti”

Dal 6 al 9 marzo a Bologna si festeggia un compleanno importante: la Bologna Children’s Book Fair (Bcbf) compie 60 anni di lavoro, scouting e ricerca di talenti e proposte editoriali per bambini e ragazzi. Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti mondiali dedicati allo scambio di diritti editoriali per i più piccoli. Un luogo dove idee, da ogni parte del mondo, si incontrano dando vita a creatività inattese: 1.350 gli espositori in arrivo nella città dei portici, provenienti da circa 90 Paesi e regioni del mondo.

Insieme a Bologna Licensing Trade Fair/Kids (Bltf/K) e a BolognaBookPlus (BBPlus), l’appuntamento è ai padiglioni di BolognaFiere, con tanti imperdibili eventi.

In attesa della fiera, ecco qualche libro curioso.

1) Una guerra ingiusta, Stefania Battistini (Piemme Editore, 224 pagine, 14 euro)

Esattamente un anno fa, Putin ordinava l’ingresso delle forze armate russe in Donbass per quella che definiva “operazione di mantenimento della pace”.

Stefania Battistini, giornalista al Tg1, racconta gli orrori del conflitto russo-ucraino in Una guerra ingiusta, entrando ufficialmente nel mondo dell’editoria dell’infanzia con Piemme.

A un anno dall’inizio delle ostilità, ripercorre i giorni terribili, ricorda le case sventrate, le scuole colpite dalle bombe, le classi che sulle pareti, al posto di cartine geografiche, espongono illustrazioni esplicative di armi. Ma, soprattutto racconta ai piccoli lettori le storie e le esistenze di persone distrutte; persone che, nonostante tutto, non vogliono smettere di credere nella pace.

Battistini, come inviata Speciale del Tg1, ha seguito la guerra in Ucraina sin dai primi giorni dell’invasione. Per il suo coraggio e il suo lavoro di reporter, ha ricevuto il Premio Internazionale Flaiano per la Televisione, il Premio Maria Grazia Cutuli e il Guidarello per il Giornalismo d’Autore. A novembre le è stata riconosciuta l’onorificenza dell’Ordine della Principessa Olga da parte della Presidenza della Repubblica d’Ucraina come inviata di guerra.

Inoltre, per Speciale Tg1 ha lavorato tra Siria e Iraq, raccontando i luoghi liberati dall’Isis, in Armenia e in Nagorno Karabakh. Nel 2020 ha coperto sempre per telegiornale Rai la pandemia di Covid-19 in Lombardia e in Svezia. Per RaiStoria e RaiCultura ha realizzato programmi dedicati alla parità di genere, Soffitto di cristallo e Senza distinzione di genere con Marta Cartabia.

Ora approda in libreria con un’opera dedicata ai ragazzi e corredata dalle foto scattate dall’autrice stessa durante la sua permanenza in Ucraina.

2) A cosa servono i gatti, Paolo Nori con le illustrazioni di Andrea Antinori (Terre di mezzo, 64 pagine, 12 euro)

Un libro che non parla di gatti, almeno non solo.

Ci sono periodi in cui avresti voglia di tornare a casa, mangiare schifezze, andare a letto, svegliarti, mangiare e andare di nuovo a letto, in un loop potenzialmente infinito e alienante. E ti ritrovi la sera sul divano a scrollare lo smartphone guardando cose che non ti interessano assolutamente: è proprio in in quei momenti che ti sorge una domanda. Ma sta andando tutto bene o tutto male? E soprattutto: a cosa servono i gatti?

Tra solitudine e spaesamento, autoironia e tenerezza, un albo illustrato popolato da molti felini - un numero sufficiente da soddisfare il più sfegatato dei gattari - divertente e un po’ malinconico, riguardo momenti di “nulla” e di “vuoto” che tutti noi attraversiamo.

I 2 autori del libro, Andrea Antinori e Paolo Nori - curiosa l’assonanza dei loro nomi - d’altronde sono una garanzia. Il primo, ha scritto e illustrato diverse opere, tra cui Un libro sulle balene (2016), La grande battaglia (2019), Sulla vita dei lemuri (2020), pubblicati da Corraini.

Tra i libri da lui illustrati, La zuppa dell’orco di Vincent Cuvellier (Biancoenero Edizioni 2017), Il paese degli elenchi di Cristina Bellemo (Topipittori 2021), Dalla favola al romanzo. La letteratura raccontata da Italo Calvino (Mondadori 2021). È poi tra i vincitori della Mostra Illustratori della Bologna Children’s Book Fair 2023.

Paolo Nori, invece, ha pubblicato romanzi e saggi, tra cui: I russi sono matti (Utet 2019), Bassotuba non c’è (Mondadori 2020, uscito per la prima volta con DeriveApprodi nel 1999), Che dispiacere (Salani 2020), Sanguina ancora (Mondadori 2021), finalista al premio Campiello 2021. Ha curato e tradotto opere di autori russi tra cui Puškin, Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Turgenev, Chlebnikov, Charms, Bulgakov e Venedikt Erofeev.

Insieme arrivano in libreria con un volumetto per ragazzi e gli amanti dei testi illustrati e un umorismo delicato e nostalgico.

3) Dacca Toxic - Cronache lunari di un ragazzo bizzarro, Catherine Fradier (Uovonero,170 pagine, 15 euro)

Torna in libreria Sacha Sourieau, adolescente Asperger al centro di un’avventura cruda e travolgente tra gli slum di Dacca.

Il secondo titolo della serie Cronache lunari di un ragazzo bizzarro è un tuffo senza protezioni nell’inferno delle concerie e dei mattatoi del Bangladesh, dove lo sfruttamento è la regola. Ma è anche la storia di una tenera amicizia, del legame tra 2 fratelli e di un rischiosissimo piano per riscattare una vita.

Il secondo romanzo dell’autrice francese Catherine Fradier vede protagonista Sacha Sourieau, un adolescente Asperger in viaggio con la madre, medico umanitario, nelle sue missioni in giro per il mondo.

Se in Una piccola cosa senza importanza, primo titolo delle Cronache lunari di un ragazzo bizzarro, il tema era quello dei bambini-soldato nella Repubblica Democratica del Congo, in questa nuova avventura lettori e lettrici si addentrano - in compagnia di un Sacha turbato e incredulo - nelle concerie del quartiere di Hazaribagh, a Dacca, capitale del Bangladesh, con i suoi 20 milioni di abitanti, le 100.000 fabbriche, i 400.000 risciò e le 8.000 bidonville, dove è stipato il 30% della popolazione. Gli operai tessili lavorano in condizioni malsane e disumanizzanti.

Un romanzo di denuncia che stringe lo stomaco, immortalando la realtà di un Paese schiacciato dalla povertà e dalla corruzione, dove anche le autorità, invece di farsi garanti di legalità e sicurezza, contribuiscono alla sistematica violazione dei diritti umani.

La miseria e l’orrore però non affievoliscono il calore e la dolcezza di certi incontri, come quello con Sultana, un’orfana sfigurata dall’acido nelle concerie dove lavora, con la quale Sacha instaura sin da subito un legame di amicizia. O come quello, tumultuoso, con il fratello Dilip, che lo trascinerà in una pericolosa avventura alla ricerca di un taccuino che possa provare la tremenda quotidianità dei bambini sfruttati.

Un libro prezioso, per familiarizzare con la neurodivergenza, imparando a riconoscere quelle “stranezze” che rendono Sacha così unico e capace di conquistare il cuore dei piccoli lettori e lettrici.

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