Bambini

Le e-bike sono sicure per i bambini?

La morte della piccola Molly e un’inchiesta pubblicata sulla rivista Bicycling sollevano polemiche sulla sicurezza e la qualità dei freni delle bici elettriche statunitensi
David Clarke
David Clarke
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
22 febbraio 2023 Aggiornato alle 16:00

La piccola Molly Steinsapir aveva 12 anni quando, seduta dietro la sua migliore amica su una bici elettrica presa in prestito, era caduta rotolando su una collina scoscesa di Los Angeles. L’amichetta di Molly aveva tirato i freni, ma l’e-bike aveva slittato sull’asfalto, facendole finire a terra.

Molly, pur indossando un casco, aveva riportato gravi ferite alla testa.

Dopo l’incidente, la madre di Molly ha dato vita a una campagna social su Twitter e centinaia di migliaia di utenti hanno espresso solidarietà e speranza per la guarigione della piccola con l’hashtag #TeamMolly.

La bambina, sottoposta a numerosi interventi chirurgici, è morta il 15 febbraio 2021.

La vicenda ha suscitato un’ondata di indignazione e di polemiche sulla sicurezza delle e-bike, soprattutto sulla qualità dei freni.

Gli stessi genitori di Molly, entrambi avvocati, hanno poi citato in giudizio Rad Power Bikes Inc., la società che produce le e-bike che le ragazze stavano guidando - nonché la più grande azienda di bici elettriche negli Stati Uniti -, sostenendo che le sue biciclette non dovrebbero essere messe in commercio per i bambini “per numerosi difetti di progettazione”.

Come riporta il Washington Post, una recente inchiesta da parte della rivista Bicycling ha ridestato interesse e preoccupazione per questi mezzi di trasporto su due ruote.

Le e-bike, dotate di batterie e pedalata assistita, hanno conquistato una certa popolarità negli Stati Uniti e nel resto del mondo come alternativa ecologica alle auto. Anche in Italia, un nuovo stile di vita dovuto alla pandemia, insieme ai bonus e agli incentivi governativi (fino a 750 euro per bici e monopattini), hanno permesso di riscoprire il fascino di un diverso modo di spostarsi, più attento all’ambiente.

Nel mercato delle biciclette, il settore che sta vivendo un vero e proprio boom è proprio quello delle e-bike.

Nel 2021, le vendite hanno superato le 420.000 unità e probabilmente lo hanno superato lo scorso anno, secondo i dati di PeopleForBikes, il gruppo commerciale che riunisce i produttori di biciclette.

Lo confermano anche i dati del 2021 raccolti da Subito, piattaforma online che consente di vendere e comprare in Italia in maniera sostenibile. Mentre diminuisce la ricerca di monopattini elettrici di seconda mano, che registra il 3,4% di utenti in meno rispetto al 2020, quella delle biciclette elettriche prende letteralmente il volo con il 14,85% in più.

Esistono 3 tipi di e-bike. Molte sono in grado di trasportare passeggeri o merci extra, a differenza della maggior parte delle biciclette convenzionali. Le e-bike di classe 1, le più diffuse, sono modelli con pedalata assistita e motori che si azionano solo mentre si pedala. Hanno una velocità massima di 32 km/h. Se si supera una certa velocità, il motore si spegne automaticamente.

Le e-bike di classe 2 - come quella su cui viaggiavano Molly e la sua amica - sono dotate di acceleratore, quindi il motore alimenta la bici anche se non si pedala. Tuttavia, smette di funzionare se si superano i 32 km/h.

Le e-bike di classe 3 sono invece le più veloci e possono raggiungere anche i 45 km/h prima che il motore si arresti.

«Attualmente non esistono leggi federali o linee guida relative all’età minima appropriata per l’e-bike - ha spiegato Matt Moore, consulente politico di PeopleForBikes al Washington Post - La Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo considera i bambini molto piccoli in grado di andare in bicicletta e le e-bike sono classificate come biciclette».

Ben 39 Stati e diversi comuni negli Usa regolamentano l’età minima del ciclista, soprattutto per quanto riguarda la classe 3, anche se i requisiti variano.

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