Diritti

Usa: vendute 15 milioni di pillole del giorno dopo nel 2022

In 4 anni l’utilizzo della Plan B è aumentato del 59%, scrive il Financial Times. La Fda consiglia di non utilizzarla come contraccettivo di routine, ma per gli altri anticoncezionali è necessaria la prescrizione medica
Credit: cottonbro studio
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22 febbraio 2023 Aggiornato alle 12:30

Dopo la decisione della Corte Suprema americana di annullare la sentenza Roe vs Wade, negli Usa è esploso l’uso della pillola “del giorno dopo”. Nonostante alcuni rivenditori abbiano introdotto limiti temporanei al suo acquisto, nel 2022 l’utilizzo della pillola contraccettiva d’emergenza è infatti aumentato del 59% rispetto al 2018. Lo rivela un’analisi di mercato condotta dal Financial Times, secondo cui lo scorso anno ne sono state vendute quasi 15 milioni: anche conosciute negli Stati Uniti come pillole Plan B, il loro utilizzo è in crescita già da 5 anni, mentre la domanda di altre forme di contraccezione è diminuita.

Rispetto al 2018, nel 2022 l’acquisto delle pillole anticoncezionali e dei preservativi è calato rispettivamente del 15% e del 18%: gli esperti del settore sanitario statunitense concordano sul fatto che le modalità di accesso ai servizi di salute riproduttiva da parte degli americani sono cambiate da quando l’aborto è stato vietato o limitato.

Nel 2022, la decisione della Corte Suprema di revocare la sentenza del 1973 relativa al caso Roe vs Wade ha annullato il diritto costituzionale di abortire. Oggi, quindi, ogni Stato è libero di applicare in autonomia le proprie leggi. Alcune associazioni conservatrici sostengono che anche l’accesso alla pillola “del giorno dopo” dovrebbe essere limitato. Come riporta il Financial Times, lo stesso appello è condiviso da alcuni esperti di salute riproduttiva, secondo i quali la pillola Plan B è meno efficace rispetto ad altre forme di contraccezione, mentre i tassi di malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento.

Ma secondo altri professionisti, come Kate White, ginecologa e professoressa associata presso la Scuola di Medicina della Boston University, la risposta non è limitare la Plan B, quanto piuttosto rendere più facile l’accesso alle informazioni relative ad altri tipi di contraccettivi.

Se, però, da una parte la Food and Drug Administration consiglia di non utilizzare la pillola “del giorno dopo” per la contraccezione di routine, dall’altra l’accesso alle pillole anticoncezionali e ai dispositivi inseriti nell’utero per prevenire la gravidanza è disponibile solo su prescrizione medica. Le visite ginecologiche negli Usa sono diminuite, passando da quasi 6 milioni nel 2018 a 3,7 milioni nel 2022. La pillola Plan B, invece, dal 2013 può essere acquistata al supermercato e in farmacia senza ricetta, al prezzo di circa 40-50 dollari.

Intanto, alcune università stanno ampliando l’accesso alla pillola anche nei campus: alla Boston University, a esempio, viene venduta ai distributori automatici per 7,25 dollari. L’American Society for Emergency Contraception, inoltre, ha dichiarato di aver collaborato con 83 scuole in 32 Stati e di essere a conoscenza dell’esistenza di almeno 33 distributori automatici dello stesso tipo nei campus universitari del Paese.

La crescita della contraccezione d’emergenza ha provocato la reazione di alcune associazioni studentesche anti-aborto, tra cui la Students for Life Action che ha cercato di paragonare erroneamente il farmaco all’interruzione della gravidanza. Ma secondo le evidenze scientifiche e la stessa Food and Drug Administration, l’ormone alla base della pillola “del giorno dopo” interviene prima che l’ovocita venga rilasciato dall’ovaio, quindi prima che venga fecondato, e non dopo.

Per l’azienda sanitaria Planned Parenthood, la Plan B è tuttavia meno efficace rispetto agli anticoncezionali standard: le probabilità di gravidanza sono ridotte del 75-89% se il farmaco è usato entro 3 giorni dal rapporto sessuale non protetto, mentre gli altri metodi hanno un’efficacia fino al 99%. Nonostante la diffusione degli anticoncezionali e l’aumento dell’uso della pillola, però, una ricerca del Guttmacher Institute afferma che quasi il 45% delle gravidanze americane - circa 3 milioni ogni anno - non sono volute.

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