Diritti

Processo Regeni: Meloni e Tajani davanti al gup il 3 aprile

La Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri dovranno riferire in aula circa le “promesse” ricevute dal Presidente egiziano Al Sisi. Lo ha chiesto ieri Alessandra Ballerini, avvocata della famiglia di Giulio
Credit: ANSA/ANGELO CARCONI
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14 febbraio 2023 Aggiornato alle 11:00

Ieri i genitori di Giulio Regeni – Paola Deffendi e Claudio Regeni – assistiti dall’avvocata Alessandra Ballerini hanno annunciato di aver richiesto che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il titolare della Farnesina Antonio Tajani riferiscano sulla disponibilità a collaborare con le autorità italiane che il presidente egiziano Al Sisi avrebbe espresso nelle ultime settimane.

«Alla luce delle dichiarazioni rese ai media dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani circa le rassicurazioni, o addirittura sono state chiamate ‘promesse’, ricevute dal presidente Al Sisi che avrebbe garantito che risolverà la situazione eliminando gli ostacoli che ci impediscono di iniziare questo processo per il sequestro le torture e l’uccisione di Giulio, abbiamo chiesto di sentire la premier Meloni e il ministro degli Esteri per avere ragguagli su tempistiche e modalità di queste soluzioni», ha spiegato Ballerini in aula al termine dell’udienza davanti al Gup di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani per l’omicidio del ricercatore universitario ucciso al Cairo nel 2006.

Meloni e Tajani compariranno quindi davanti al giudice dell’udienza preliminare il prossimo 3 aprile.

Commentando il no della Cassazione al ricorso della Procura di Roma – che si era appellata contro la decisione del gup relativa alla sospensione del processo – la legale ha aggiunto che anche gli ermellini hanno «ribadito che il superamento della situazione impeditiva per la partecipazione degli imputati al processo appartiene alle autorità di governo. Noi vogliamo credere di vivere in uno Stato di diritto che tutela i suoi cittadini e non abdica alle sue responsabilità. La decisione presa oggi dal giudice è il meglio che si poteva ottenere».

Ieri, a dare sostegno alla famiglia Regeni, fuori dal Tribunale di Piazzale Clodio c’erano anche Beppe Giulietti, presidente della Fnsi, e gli attori Valerio Mastandrea e Pif: “Siamo stati accanto alla famiglia Regeni sin dal primo giorno e oggi siamo qui per farli sentire meno soli” ha spiegato Mastandrea, mentre Pif ha aggiunto “Ognuno vive come vuole propria popolarità, io credo che bisogna prendere posizione sempre”.

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